Biografia e bibliografia di Emile Habibi

This article is also available in: English

La biografia e la bibliografia (in italiano) di Emile Habibi, considerato uno degli autori palestinesi più importanti di sempre, nonché uno dei pochi che rimasero sempre nella propria terra natia

Biografia di Emile Habibi

Emile Habibi il 28 gennaio 1922 ad Haifa, allora sotto gli inglesi, da una famiglia araba originariamente Greco-ortodossa e da poco convertitasi al cristianesimo anglicano. Da giovane lavorò prima in una raffineria di petrolio e poi come annunciatore radiofonico, ma ciò che lo caratterizzò fin dagli albori fu la sua attività politica; già sotto il dominio britannico divenne infatti ben presto una delle figure più importanti del Partito comunista palestinese, ruolo che manterrà anche in seguito alla Nakba, la “catastrofe palestinese”.

Emile Habibi

Nel 1947 fu un sostenitore del Piano di partizione della Palestina e, cosa ancor più importante nella sua storia, decise di rimanere nella sua Haifa anche quando quest’ultima divenne parte d’Israele; tale scelta ebbe un peso incredibile nella sua vita, tanto che la sua opera più celebre in assoluto, “Il Pessottimista” è fortemente legata a ciò che visse sulla propria pelle, rendendola un suo specifico elemento distintivo. Sotto il neonato stato diede vita al partito comunista locale, il Maki, ed al suo quotidiano arabo, al Ittihad, iniziando a farsi sempre più strada tanto nel mondo politico quanto in quello culturale. Nel 1965 decise di abbandonare il partito per formare, assieme a Tawfik Toubi e Meir Vilner, il Rafah, partito comunista ed antisionista in cui militò anche Mahmoud Darwish.

Emile Habibi
Emile Habibi insieme a Mahmoud Darwish

Abbandonata Haifa nel 1956 per trasferirsi a Nazareth, città in cui passò tutto il resto della sua vita, nel 1972 decise di abbandonare anche la propria attività politica per dedicarsi al meglio alla scrittura, dando vita 2 anni dopo al “Pessottimista”, libro talmente importante da essere considerato dalla rivista Banipal come il 4° miglior libro di sempre in arabo. Durante il resto della sua vita continuò a scrivere libri, dando però vita solamente ad altre 3 opere. Morì nel 1996 a Nazareth, ma decise di farsi seppellire ad Haifa; sulla sua lapide ha fatto incidere: “Rimasto ad Haifa”.

Bibliografia (in italiano):

Al momento le opere di Emile Habibi pubblicate in italiano sono 3:

“Le straordinarie avventure di Felice Sventura il Pessottimista” edito da Editori Riuniti (1989)

Emile Habibi

Ambientato ad Haifa, il romanzo ci racconta le straordinarie avventure di Felice, un arabo nello Stato d’Israele. Emil Habibi col suo stile sardonico, picaresco, brillante non risparmia nessuno: arabi, israeliani, progressisti, reazionari, falchi e colombe; facendo largo uso dell’allegoria e della parodia non perde il gusto di dire ciò che vuole. Habibi scrive il romanzo in risposta a quanti ignorano la storia dei palestinesi: conoscere le sue opere, e vedere la versione teatrale del romanzo “Il Pessottimista”, tradotto in ebraico “Ha’op-Simist”, come ha scritto “The Jerusalem Post” il 24 ottobre 1986, è un dovere civico, così come lo è stato andare a vedere film sulla Shoah, sull’Olocausto, “perché è ora che ogni cittadino di questo Stato sappia cosa vuol dire essere arabo in mezzo a noi”.

“Peccati dimenticati” edito da Marsilio (1997)

Emile Habibi

Un enigmatico e gigantesco imbottigliamento, misterioso e apparentemente senza ragione, che inonda tutte le strade della città di Haifa è il pretesto per rilevare le più stravaganti reazioni dei politici e dei cittadini, per dimostrare l’assurdità e l’ingiustizia dell’amministrazione d’occupazione, per smontare i meccanismi della stupidità poliziesca e della violenza militare.

“L’amore nel mio cuore” edito da Edizioni Lavoro (2022)

Emile Habibi

“Quant’è difficile la nascita dell’immaginazione, in una storia che vive! La piaga del dolore si mantiene viva nel petto dell’autore per nove mesi, per nove anni, per tutta la vita”. Un racconto breve e intenso, a tratti poetico, “per non farci dimenticare – scrive Isabella Camera d’Afflitto nella Presentazione – quanto può essere cattiva e spaventosa la guerra di ieri come quella di ogni tempo e quella di oggi”. Pagine, purtroppo, di grande attualità.

Vuoi donare qualcuno di questi libri a Medio Oriente e Dintorni in modo da creare contenuti ad hoc? Scrivimi in privato

Seguimi su facebook, Spotify, YouTube e Instagram, oppure sul canale Telegram; trovi tutti i link in un unico posto: qui. Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il “mondo islamico”

Lascia un commento