“Amore proibito” di Halit Ziya Uşaklıgil

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“Amore proibito” di Halit Ziya Uşaklıgil è considerato a buon titolo uno dei capolavori della letteratura turca, in grado di mostrarci tanto lo sfarzo ottomano quanto una profonda analisi psicologica dei personaggi

Amore proibito

Ambientato nella vivace Istanbul del tardo XIX secolo, il romanzo ci catapulta nelle vite di due famiglie distinte, ma interconnesse. Da un lato, c’è la famiglia della spregiudicata Firdevs Hanım, composta da Firdevs stessa e le sue due affascinanti figlie, Peyker e Bihter. Dall’altro lato, incontriamo la famiglia del ricco Adnan Bey, con i suoi figli Nihal e Bülent. Quando Adnan Bey decide di sposare la giovane e seducente Bihter, i fili del destino vengono tessuti in un intricato intreccio di passioni segrete e segreti inconfessabili. Le rigide convenzioni sociali e le restrizioni imposte dalla società diventano barriere invalicabili per l’amore ardente che nasce tra Bihter e Behlül, il nipote di Adnan Bey. Mentre la loro passione li consuma, l’ombra del giudizio sociale li tormenta senza tregua.

Amore proibito

Al contempo, si accende un conflitto acuto tra Bihter e Nihal, la sua figliastra. Le due donne si trovano coinvolte in una lotta subdola ma intensa, in cui si combatte una battaglia emotiva e psicologica per affermare la propria identità e il proprio ruolo all’interno della famiglia. Nel cuore di questa storia avvincente, Uşaklıgil ci conduce in un viaggio straordinario nella psicologia dei personaggi, senza giudicarli, ma mostrandone le emozioni complesse, i desideri tormentati e i conflitti interiori. Pubblicato per la prima volta nel 1901, “Amore proibito” ha segnato una svolta nella letteratura turca, aprendo la strada a una nuova era di narrazione profonda e coinvolgente. Questo romanzo epico continua a catturare il cuore dei lettori con la sua trama avvincente, le sue riflessioni psicologiche e il suo ritratto vibrante della società turca dell’epoca.

Un grande romanzo psicologico

“Amore proibito” è considerato da molti come uno dei più grandi romanzi psicologici della storia turca e dopo averlo letto posso garantirvelo in prima persona. Al di là delle meravigliose ambientazioni, in cui si vedono gli ultimi sfarzi dell’Impero ottomano, ciò che colpisce veramente è la profondità con cui Uşaklıgil riesce ciascuno dei suoi personaggi, riuscendo a percepire pensieri, paure e traumi con una delicatezza da far invidia ai moderni psicologi. Nihal, in particolare, pur non essendo il personaggio più amabile del romanzo, è raccontata con una finezza ed una profondità a dir poco straordinari, tanto che è difficile credere che un’opera del genere sia uscita nel 1901.

Amore proibito
Halit Ziya Uşaklıgil

In generale, comunque, si nota uno stile ed una scelta di parole estremamente elegante che, partendo con molta calma, vi accompagnerà nel lusso della borghesia ottomana dell’epoca, aumentando poi il ritmo con il ritmo man mano che si scorrono le pagine e concludendo con un finale a dir poco adrenalinico. Purtroppo, proprio in virtù dell’intensità di quest’ultimo, non posso spingermi oltre con le analisi per evitare potenziali spoiler, ma vi prometto che in futuro uscirà un contenuto in cui mi esprimerò più nel dettaglio. Per il momento vi invito a seguire (o recuperare) la diretta del 15 settembre con la Casa editrice Altano e Cristiano Bedin, il suo traduttore; posso solo dire che è un capolavoro della letteratura turca e si vede.

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