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La lista con tutti i libri ed articoli a tema LGBT trattati da Medio Oriente e Dintorni nei primi 5 anni della sua storia
Siate liberi di essere chi volete
“Le civiltà incoraggiano il fiorire delle nostre ipocrisie. E così facendo minano alla base l’unica promessa plausibile della globalizzazione, ovvero che saremo tutti liberi di inventare noi stessi. Perché, esattamente, un musulmano non può essere europeo? Perché una persona non religiosa non può essere pachistana? Perché un uomo non può essere donna? Perché una persona gay non può essere sposata?
Bastardi. Spuri. Mezzosangue. Reietti. Devianti. Eretici. Le nostre parole per dire l’ibridità sono spesso ingiuriose. Non dovrebbe essere così. L’ibridità non è necessariamente il problema. Potrebbe essere la soluzione. L’ibridità significa qualcosa di più che mera mescolanza tra gruppi. L’ibridità rivela che i confini tra i gruppi sono falsi. È questo è fondamentale, perché la creatività nasce dall’eterogeneità, dal rifiuto di una purezza mortifera. Se non ci fosse che un unico essere umano, la nostra specie si estinguerebbe.”
Da “Le civiltà del disagio” di Mohsin Hamid
Volevo a tutti i costi iniziare a parlare di mondo LGBT cominciando da questa citazione di Mohsin Hamid, uno degli scrittori che ha influito di più sul mio modo di ragionare e di vedere il mondo. Nel mio universo ideale ciascuno deve essere libero di essere chi e come vuole; il mio sogno è provare a vedere un’umanità felice ed autentica, non una nuova versione dei cloni di Star Wars. Proprio per questo, pur essendo eterosessuale, Cis e musulmano sunnita, sono orgoglioso di poter dire che, nel corso di questi 5 lunghi anni, ho portato svariati articoli, podcast e video in cui tratto di argomenti lontani da me, come ad esempio contenuti sul cristianesimo, sciismo o sul mondo LGBT.
La lista di oggi si concentra proprio su quest’ultimo, mostrandovi 11 articoli nel quale potrete esplorare al meglio tale tematica. Ovviamente tutto ciò non può essere in alcun modo esaustivo per questo argomento, ma in futuro ci sarà sicuramente occasione per tornare a parlarne, magari invitando ospiti che vivono sulla propria pelle tale situazione con tutti i suoi pregi ed i suoi problemi; nel frattempo vi consiglio di seguire pagine come “Il grande colibrì” o “Sono l’Unica Mia“, che ne trattano nel dettaglio. Sottolineo anche che non tutti gli articoli qui presenti si concentrano esclusivamente su tale tematica, ma tutti, in un modo o nell’altro, ne parlano.
Ci tengo infine a fare un grande in bocca al lupo a tutti gli appartenenti a questa ed a tutte le altre comunità, Medio Oriente e Dintorni non vi discriminerà mai e sarà sempre e comunque un portale aperto e curioso delle differenze e delle diversità; sono il tesoro dell’umanità, una ricchezza di inestimabile valore, senza la quale il mondo sarebbe perduto. Ora possiamo finalmente iniziare, andiamo in ordine cronologico:
Mashrou’ Leila, le star di Beirut (31.07.2018)
La band indie più famosa dell’intero Medio Oriente. In meno di dieci anni i Mashrou Leila si sono riusciti ad affermare nell’intera regione e a diventarne un simbolo delle contraddizioni.

Ho voluto inserire questa band nella lista in quanto, oltre ad essere alcuni dei migliori musicisti di tutto il Medio Oriente, hanno anche la caratteristica di rappresentare meglio di tanti altri la comunità LGBT nel mondo arabo. Ciò è dovuto sicuramente in parte all’omosessualità di Hamed Sinno, voce del gruppo, ma anche all’incredibile sensibilità della band verso tale tematica; non è un caso che siano stati proprio loro a scrivere la canzone “Kalam (S/He)” che si riferisce proprio all’omosessualità e non è un caso che l’attivista egiziana Sarah Hijazi sia stata incarcerata dal governo egiziano proprio per aver mostrato una bandiera arcobaleno ad un loro concerto.
“Güneşi Gördüm” di Mahsun Kırmızıgül (1.08.2018)
Un film che racconta un popolo e una nazione ricca di contraddizioni e pesantemente spaccata fra Est ed Ovest. Güneşi Gördüm di Mahsun Kırmızıgül è un film corale che vi racconterà la storia della famiglia Altun, costretta a scappare ad Istanbul dalle loro belle montagne curde. Disponibile su Netflix Italia

Unico film in lista, Güneşi Gördüm è estremamente importante per comprendere la Turchia contemporanea e la spaccatura fra Est ed Ovest, toccando anche temi come l’omosessualità. Un protagonista, infatti, trasferendosi ad Istanbul si scoprirà omosessuale e ciò porterà la sua famiglia a prendere decisioni molto forti nei suoi confronti. Ci tengo a specificare che questo non è l’unico tema di Güneşi Gördüm, ma sicuramente è uno di quelli in grado di colpire maggiormente lo spettatore.
“Creatura di sabbia” di Tahar Ben Jelloun (20.11.2018)
Un classico senza tempo che rende omaggio al Marocco e alle sue storie. Lo scrittore Tahar Ben Jelloun, come un ammaestratore di serpenti, ci incanterà raccontandoci la storia di Ahmed, nata donna ma cresciuta per essere un uomo.

Pur non trattando direttamente del mondo LGBT, credo che sia molto importante come tematiche di genere tanto forti non solo siano presenti nella letteratura araba, ma alcune di queste sono considerate a buon titolo capolavori di valore assoluto. “Creatura di sabbia” è infatti considerato ancora oggi il libro più bello ed affascinante di sempre per quanto riguarda il mondo marocchino e non posso fare a meno di inserirlo in questa lista.
“Le civiltà del disagio” di Mohsin Hamid (7.02.2019)
Torniamo a parlarvi di uno dei nostri scrittori preferiti in assoluto, questa volta con il suo libro più personale di sempre, una sorta di diario grazie al quale Mohsin Hamid ci permetterà di entrare nella sua vita, per raccontarci davvero cosa sia la globalizzazione.

L’ho inserito all’inizio e non poteva davvero non apparire in questa lista. Un libro in grado di aprirvi davvero la mente e farvi comprendere davvero cosa dovrebbe essere la globalizzazione; non mi ci soffermo troppo solo perché ve l’ho citato all’inizio, ma è davvero una perla nascosta in grado di illuminare gli abissi della mente umana.
“Palazzo Yacoubian” di ‘Ala Al Aswani (8.10.2019)
Il romanzo simbolo di ‘Ala Al Aswani, la vita in un palazzo nel cuore del Cairo per raccontare l’Egitto intero. Un capolavoro fondamentale per capire l’evoluzione della letteratura egiziana

Capolavoro assoluto della letteratura egiziana e libro che dovete assolutamente leggere per provare a comprendere l’Egitto degli anni “90/”00; solo che c’è un piccolo problema: l’immaginario di ‘Ala al Aswani riguardo all’omosessualità è incredibilmente stereotipato. Devo dire che all’epoca, non essendo omosessuale, non me ne accorsi in alcun modo, fu la lettura di “Omicidio a Ramallah” a mettermi una pulce nell’orecchio e farmi comprendere meglio tutto ciò.
“Delitto a Ramallah” di Abbad Yahya (15.11.2020)
“Delitto a Ramallah” è un testo che segna un unicum decisivo nel raccontare alcune spinose tematiche del mondo arabo, portando effettivamente qualcosa di rivoluzionario nella letteratura locale.

“Delitto a Ramallah” in realtà parla del comportamento “non sempre irreprensibile” della polizia palestinese e della corruzione al suo interno, ma va a buon titolo considerato una pietra miliare nella letteratura araba perché uno dei protagonisti, pur essendo omosessuale, non viene presentato con nessuno stereotipo tipico, ad esempio, di “Palazzo Yacoubian”.
Omosessualità e gioventù fra Il Cairo e Ramallah (16.11.2020)
“Delitto a Ramallah” è un’opera dalle molteplici sfaccettature che rende estremamente affascinante un confronto con alcune delle nostre opere egiziane preferite

Un’analisi più approfondita di ciò che vi dicevo prima, ma qui non mi dilungo perché dei parallelismi fra “Palazzo Yacoubian” e “Delitto a Ramallah” vi ho già accennato sopra.
“La più piccola” di Fatima Daas (7.06.2022)
“La più piccola” di Fatima Daas è un testo autobiografico che parla di una ragazza lesbica e musulmana che mi ha colpito particolarmente da vicino

L’unico libro di questa lista scritto effettivamente da un’autrice appartenente alla comunità LGBT. Sinceramente è qualcosa che mi ha commosso profondamente e questo sia per via di alcune mie conoscenze sia per via del fatto che apre un’altra grande parentesi: non tutti gli omosessuali considerano questa caratteristica come una benedizione. Spesso dall’esterno non ci si rende conto l’incredibile mole di problemi e di conseguenze negative che qualcosa del genere comporta e ci si dimentica di tutto il dolore che prova ancora oggi chi nasce omosessuale, ci si dimentica di quanti suicidi avvengono ogni anno solo per la fatica di continuare a vivere in un mondo in cui vieni disprezzato solo per ciò che sei.
Non solo, questo libro ci apre la porta sulle difficoltà che riscontra ogni giorno un omosessuale musulmano (sì, esistono); un libro malinconico, poetico ed illuminante, una delle sorprese dello scorso anno.
“Hshouma” di Zainab Fasiki (12.06.2022)
“Hshouma” di Zainab Fasiki è una vera e propria perla che, in sole 120 pagine, vi mostrerà i mali che attanagliano la sfera sessuale dei marocchini tanto per l’aspetto della legge quanto per quello dell’Hshouma, la “cultura della vergogna”. Un testo che dovremmo leggere tutti è che ha davvero tanto da insegnare

Un “manifesto di liberazione sessuale” a 360°, focalizzato sulla donna marocchina ma aperto verso ogni liberta sessuale e di genere un testo che, confermo, dovremmo leggere tutti.
“Undici storie di resistenza, undici anni della Turchia” di Murat Cinar (3.08.2022)
“Undici storie di resistenza, undici anni della Turchia” di Murat Cinar è un’antologia che vi permetterà di scoprire una Turchia nascosta ma che allo stesso tempo afferma il proprio diritto ad esistere

Il mondo Lgbt è sicuramente una delle realtà più nascoste ed osteggiate della Turchia e non è un caso che il grande Murat Cinar abbia portato nel suo testo moltissimi appartenenti a tale comunità; uomini e donne fra loro estremamente diversi ma accumulati da un unico elemento: resistere, rimanere sé stessi anche a costo di essere osteggiati dalla tempesta. Un testo in grado di dar voce ai diversi, a coloro che dall’esterno appaiono invisibili, ma che sono pronti a tutto per affermare il loro diritto ad esistere.
“La casa dei notabili” di Amira Ghenim (29.11.2022)
“La casa dei notabili” di Amira Ghenim è un romanzo estremamente potente in grado di farvi vivere le tragedie di due nobili famiglie tunisine dagli anni “30, anni in cui si ponevano le basi per le riforme di Bourguiba, ai giorni nostri

Anche se il tema principale dell’opera sono la Tunisia e l’evoluzione dei diritti delle donne locali, non posso fare a meno di portarlo, in quanto uno dei principali protagonisti è omosessuale e tale caratteristica si rivelerà determinante nella sua storia. Ci tengo però a dire che la scoperta della sua omosessualità assomiglia molto a quella raccontata in Palazzo Yacoubian e quindi, almeno nelle prime parti, si tende a nutrire molto di stereotipi (i protagonisti omosessuali lo sono in quanto vengono violentati/sfruttati da “uomini perversi”), migliorando man mano che si avvicina al finale. A prescindere della questione LGBT, ci tengo a consigliarvi più che mai questo libro, perché è un autentico gioiello e vi farà scoprire al meglio la società tunisina di inizio ‘900.
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