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Avatar, la prima antologia di fantascienza indiana della casa editrice Future Fiction, un modo per scoprire nuovi immaginari ed universi in cui la tecnologia va di pari passo con la natura e l’armonia del cosmo
Avatar
India, futuro prossimo: questi nove racconti, come fili protesi verso il domani, esplorano il variegato arazzo della narrativa di speculazione indiana, toccando temi come l’avvento della biopolitica, i collegamenti tra i nuovi (social) media e il linguaggio, l’ascesa inesorabile di Big Data e algoritmi, la diffusione delle stampanti 3D, il riscorso sempre maggiore a protesi e potenziamento umano, senza tralasciare i rischi connessi all’uso delle biotecnologie e della sorveglianza informatica, per finire con i dilemmi filosofici posti all’immortalità dalla presenza degli avatar virtuali e l’emergenza climatica nell’era dell’Antropocene. Per provare a comprendere le questioni più impellenti dei nostri tempi dobbiamo rivolgere lo sguardo al futuro.
La fantascienza indiana parla alla natura
Una delle cose che ho trovato più interessanti ed affascinanti di “Avatar” è stata lo scoprire come la fantascienza indiana, rispetto ad esempio a quella turca, tenda a sviluppare un rapporto ed un contatto decisamente più viscerale con Madre Natura e l’armonia del cosmo, dando a questo libro una dimensione assolutamente e totalmente inedita. Infatti, pur mantenendo elementi caratteristici di tale genere letterario, gli autori indiani tendono a non dimenticarsi mai il ruolo centrale delle piante e della vegetazione nel nostro pianeta, dandoci un’idea migliore di quello che, volenti o nolenti, è destinato ad essere il nostro futuro.

Ovviamente, come spesso succede nei testi di fantascienza, anche in questo le insidie per l’umanità sono dietro l’angolo ma, proprio perché tendenzialmente a trionfare sono la natura, la ciclicità del tempo e l’armonia del cosmo, si può osservare un’immagine meno terrificante di ciò che ci aspetta, arrivando a farci attendere con ansia e speranza ciò che accadrà.
Un libro che mi ha davvero sorpreso ed affascinato e che può essere considerato a buon titolo una delle gemme della casa editrice Future Fiction, che si occupa proprio di mostrare nuovi modi ed universi per scrivere di fantascienza; prossimamente vi porterò anche Kalicalypse, la seconda antologia di Future Fiction dedicata alla fantascienza indiana.
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