Storia di Antiochia, dagli Amorrei alla Repubblica turca

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La Storia di Antiochia, dagli antichi Amorrei fino all’odierna Repubblica di Turchia

Alalakh

Il primissimo insediamento intorno a quella che oggi è Antiochia fu Alalakh, fondata dagli Amorrei alla fine del 3° millennio a.C. sulle sponde del vicino lago Amik, oggi prosciugato. La sua storia scritta inizia nel 18° secolo, periodo nel quale fu parte del Regno amorreo di Yamhad, che aveva il proprio centro ad Aleppo.

Antiochia
Re Idrimi

Nella seconda metà del 17° secolo a.C. la città venne distrutta dal re ittita Ḫattušili I, ma già nel 1490 a.C. riprese forza grazie al regno di Idrimi, che formò qui un proprio stato vassallo dei Mitanni, a quel tempo signori di tali terre. A metà del 14° secolo a.C. la città passò sotto gli Ittiti e, a partire dal 1300 a.C. Alalakh divenne quasi del tutto abbandonando per sempre la Storia a favore di un nuovo insediamento destinato a sorgere ben 1000 anni dopo poco lontano dal suo predecessore: Antiochia.

La nascita di Antiochia ed i Seleucidi

I territori attorno alla città di Antiochia erano già frequentati per via della presenza di un tempio dedicato ad Anat, la dea cananea della guerra e della caccia, tuttavia la sua fondazione ufficiale avvenne nel 301 a.C. per mano di Seleuco I, ex-generale di Alessandro Magno, nonché fondatore della dinastia dei seleucidi e venne così chiamata per omaggiare suo padre e suo figlio, che entrambi si chiamavano Antioco.

Antiochia
Seleuco I

Fin dai suoi inizi venne plasmata per essere una sorta di “nuova Alessandria d’Egitto” e venne abitata da un mix di ateniesi, macedoni ed abitanti locali, molti dei quali ebrei. Grazie agli innumerevoli edifici costruiti all’epoca, divenne ben presto considerata come la “capitale occidentale” del Regno seleucide, trasformandosi poi in capitale assoluta a partire dal 240 a.C.. Tale periodo storico è particolarmente importante per tale dinastia per della nascita di diversi nuovi potentati in Asia centrale, come quello dei Parti ed il Regno Greco-Bactriano, ed il Regno di Pergamo ad Occidente.

Antiochia romana

Pur essendo nota per la sua bellezza e magnificenza, fu estremamente limitata dal fatto di esser nata su una zona altamente sismica e per le molte turbolenze politiche che fu costretta ad affrontare. Infatti, ben consci di abitare in un luogo prezioso, gli abitanti si dimostrarono sempre incredibilmente orgogliosi della loro indipendenza e ricchezza, tanto da rifiutare spesso e volentieri l’accettazione passiva dei decreti seleucidi, arrivando nel 64 a.C. persino a sottoscrivere una petizione per passare sotto Roma, sotto la quale rimase una civitas libera.

Antiochia

Sotto i romani divenne una delle città più grandi e belle del mondo e ciò è dovuto in buona parte anche alla sua posizione strategica; all’epoca si contendeva infatti lo scettro di “città più grande e bella d’Oriente” con Alessandria d’Egitto e Seleucia ma, a differenza di quest’ultime, poneva le sue fondamenta in un territorio decisamente meno isolato e lontano da Roma. Non a caso vi furono moltissimi grandi imperatori che la riempirono di meraviglie, la più nota delle quali è sicuramente l’ippodromo voluto da Ottaviano Augusto.

Il Patriarcato di Antiochia

Per via della sua importanza e della sua grande presenza di ebrei, nel giro di brevissimo tempo divenne uno dei maggiori centri di cristianesimo al mondo, tanto che, secondo la tradizione, il Patriarcato di Antiochia venne fondato addirittura da San Pietro, i cui sforzi vennero coadiuvati da Paolo di Tarso e San Barnaba, che pure furono noti evangelizzatori della città. Fra l’altro, a tal proposito, è interessante notare che i cristiani presero tale nome proprio una volta che la loro fede si affermò ad Antiochia; fino ad allora, infatti, erano visti come una branca del mondo ebraico, fu solo con gli interventi di Barnaba e Paolo di Tarso che tale fede si allargò davvero a coloro che non avevano discendenza ebraica.

Antiochia
La Chiesa di San Pietro ad Antiochia

Il Patriarcato di Antiochia è considerato tutt’oggi uno dei più importanti del mondo, nonché luogo di nascita del rito antiocheno; quest’ultimo viene ancora applicato da diverse Chiese nel mondo, fra cui: la Chiesa ortodossa siriaca (diretta discendente di quella fondata da Pietro), la Chiesa cristiana siriaca giacobita e la Chiesa maronita.

Bizantini, Arabi e Selgiuchidi

Con la divisione dell’Impero romano voluta da Teodosio I, Antiochia passò sotto l’Impero bizantino, ed in tale periodo si affermò definitivamente come uno dei maggiori centri di potere cristiano. Durante lo scontro fra Bizantini e Sasanidi venne conquistata per un breve periodo sotto i Persiani e finendo poi, a partire dal 637, agli Arabi.

Antiochia

Tale presa, avvenuta per mano del leggendario Khalid ibn al Walid, permetterà alla nuova potenza di assoggettare in maniera stabile e definitiva tutta la Siria, ponendo proprio Antiochia come maggiore città dei loro confini settentrionali. I Bizantini riusciranno a riprendersi la città solo nel 969, ma fu una conquista che durò poco più di 100 anni, in quanto, già nel 1084, divenne parte dell’Impero selgiuchide.

Dai Crociati agli Ottomani

Dal 1098 al 1268 fu la capitale del Principato crociato di Antiochia e fu proprio in tale periodo che visse il maggior numero di sconvolgimenti politici e bellici, con continui intrighi, battaglie ed alleanze che videro per protagonisti principali tutti i popoli che dominarono quelle aree, inclusi turchi e mongoli. Nel 1268 fu conquistata da Baybars, il 4° sovrano mamelucco, che mise definitivamente fine alla presenza crociata in Medio Oriente.

Antiochia
Baybars

Dopo circa 300 anni di guerre la città era completamente esausta e, non a caso, quando nel 1516 gli Ottomani ne vennero in possesso a seguito della loro vittoria sui Mamelucchi, non ne fecero una provincia autonoma (eyalet), ma una sotto-provincia (sanjak) al servizio di Aleppo. A partire dal 17° secolo verrà sempre più abitata dagli Alawiti (in turco Nusayri), che decisero di trasferirsi in massa nelle aree dell’odierna provincia di Hatay, che rappresenta il luogo dove sono più presenti in assoluto assieme alla provincia di Latakia in Siria.

Antakya

Con la sconfitta degli Ottomani durante la Prima guerra mondiale, Antiochia finirà sotto dominio francese e, nello specifico, sotto il Sangiaccato di Alessandretta/Iskenderun. Quest’ultimo fu una realtà politica voluta fortemente dai turchi durante il Trattato di Ankara del 1921, in quanto non volevano in alcun modo che l’identità dei molti turchi della città venisse sopraffatta da quella Araba o francese.

Antiochia
La bandiera della Repubblica di Hatay

Anche in virtù di tale status, si vennero a creare in città sempre più organizzazioni filo turche, tanto che nel 1938 diedero vita alla Repubblica di Hatay, uno stato autonomo, ma legato a Francia e Turchia, che nel 1939 entrò a far parte di quest’ultima divenendo l’odierna provincia di Hatay. Oggi Antiochia ha recuperato il suo antico splendore divenendo la città più popolata di tutta la provincia nonché suo massimo centro amministrativo.

Antakya è una delle città più colpite dal terremoto del 2023 ed invito caldissimamente chiunque ne abbia la possibilità a destinare almeno un 1€ per facilitare la rinascita di questa bellissima città e dei suoi abitanti; sotto il video ed il podcast troverete i link a diverse associazioni umanitarie che operano sul territorio.

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