“La vecchia signora del riad” di Fouad Laroui

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“La vecchia signora del riad” di Fouad Laroui è un libro che riesce a raccontare la storia del colonialismo francese in Marocco con metafore e sorriso, una vera chicca per tutti gli amanti di questo paese

La vecchia signora del riad

Fouad Laroui racconta la tragicomica storia di François e Cécile, coppia benestante, progressista e liberale che assecondando un capriccio e inseguendo una imprecisata voglia di libertà lascia di punto in bianco la propria vita parigina per trasferirsi a Marrakesh.
La convivenza forzata, che costringerà la coppia a confrontarsi con il proprio progressismo di maniera, saprà stimolare il dialogo tra i due mondi?

Alla scoperta della resistenza marocchina

“La vecchia signora del riad” è un romanzo di Fouad Laroui che, attraverso l’uso di alcuni interessanti escamotage narrativi, ci permetterà di scoprire la storia marocchina dalla Conferenza di Algeciras sino alla Battaglia di Montecassino del 1944, periodo quasi sempre raccontato da un punto di vista estremamente eurocentrico. Giunti a Marrakech, i due francesi acquisteranno infatti un bellissimo riad, che si scoprirà essere abitato da Massouda, il fantasma di una vecchia signora che accetterà di andarsene solo nel momento in cui la coppia transalpina farà tornare a casa Tayeb, il figlio dell’antico proprietario, che si scoprirà essere il vero perno della storia.

Vecchia signora del riad
Abd el-Krim

Attraverso la vita di quest’ultimo, Laroui ci porterà così alla scoperta della lotta di Abd el-Krim nel Rif, del Dahir e del rapporto fra i marocchini e la Francia durante la Seconda guerra mondiale. In mezzo a mille imprevisti dai risvolti comici, i due europei impareranno a rispettare ed amare questo meraviglioso paese e la sua gente, donandogli un incredibile ed inaspettato regalo.

Fra il serio e l’ironico

Fouad Laroui si conferma una delle migliori penne marocchine dei nostri giorni, mettendo in scena una storia che non si limita ad unire due continenti, ma riesce anche ad essere profonda, ricca di significati e registri narrativi. Infatti, a differenza de “Le tribolazioni dell’ultimo dei Sijilmassi” in cui si potevano osservare toni perlopiù scherzosi (seppur pieni di significato), qui il romanzo è letteralmente diviso in più parti, ognuna delle quali con un suo registro ben preciso.

Vecchia signora del riad

Si parte con un inizio leggero e spensierato per poi passare ad una parte più seria in cui verremo a contatto la storia del Marocco e le sue vicissitudini di inizio ‘900, vissute da Tayeb in prima persona.

Sfumature del Marocco contemporaneo

Tale personaggio è sicuramente quello più ricco di dettagli e sfumature: di padre arabo e madre amazigh, inizierà la sua vita ad Agadir, nel sud del Marocco, pero poi terminarla de facto in Europa, combattendo prima per i marocchini e poi per i francesi. La sua vita è una metafora per raccontare l’evoluzione del paese e dei suoi abitanti ed ogni sua singola azione è scelta con accuratezza per narrare al meglio quel periodo.

Vecchia signora del riad
Fouad Laroui

L’intero romanzo è comunque concepito per riuscire ad esprimere allo stesso tempo storia e metafore, di modo da trasmettere al lettore non solo fatti storici del passato, ma anche mostrargli il rapporto che c’è fra ex-colonizzatori e marocchini. Come tutti i lavori di Laroui, anche “La vecchia signora del riad” si dimostra un romanzo godibile sotto molteplici aspetti, con l’incredibile forza di avere un messaggio profondo che fa da traino alla storia. Se siete curiosi di scoprire meglio il Marocco, questo libro può fare decisamente al caso vostro.

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