This article is also available in:
English
“Notte avventurosa nella vecchia Istanbul” di Ahmet Mithat Efendi racconta la breve storia di Behram Ağa fra ebrei, alcool, donne di malaffare e tanti imprevisti
“Notte avventurosa nella vecchia Istanbul” di Ahmet Mithat Efendi
Istanbul, primi dell’800. Behram Ağa e alcuni amici attraversano il Corno D’oro per andare a passare la notte a casa di un amico commerciante, che ha organizzato una serata di intrattenimento. Quando però si fermano a Balat, i suoi amici scompaiono. Pensando di essere vittima di un brutto scherzo, Behram Ağa prosegue per il suo cammino. Tuttavia, poiché si sta facendo buio e non conosce esattamente la strada, dopo un po’ decide di fermarsi e riposare, si appoggia per errore a un portone e si ritrova improvvisamente all’interno di una casa in cui lo accoglie una bella dama misteriosa. Inizia così una commedia in cui le situazioni rocambolesche si susseguono a ritmo serrato, per arrivare a un finale col fiato sospeso.
“È solo un’avventura, ma che strana avventura!”
“Notte avventurosa nella vecchia Istanbul” è un libro oggettivamente particolare, diverso da tutti gli altri ed in grado tanto di farci rivivere gli ultimi anni di gloria dei giannizzeri quanto di farci vivere un’opera simile nello spirito a quelle di Jorge Amado. Per tre-quarti del testo verremo infatti catapultati in un’atmosfera fatta di alcool, donne ed equivoci, capaci di farci sorridere più e più volte durante la lettura. Questa breve avventura, tuttavia, è anche in grado di dare una panoramica reale e completa delle abitudini di quel tempo andando a raccontarci nel dettaglio anche cose come: passatempi, abitudini popolari e costumi ai quali ormai non siamo più abituati.

La grandezza di questo scrittore ottomano fu infatti quella di voler scrivere per “educare il pubblico” e dunque ogni sua opera è pensata tanto per intrattenerlo quanto per formarlo (da questo punto di vista ricorda molto i romanzi di Ahmet Ümit). Se volete avere qualche dettaglio in più, continuate a leggere l’articolo, altrimenti fermatevi, compratelo, leggetelo e poi tornate qui; “Notte avventurosa nella vecchia Istanbul” è un libro di appena 80 pagine e sarebbe un peccato rovinarvi la sorpresa. In generale posso comunque dirvi che è un testo che, nella sua semplicità vale assolutamente la pena di leggere, specie se come me amate particolarmente Istanbul, la città più bella del mondo.
Da 0 a 100 in appena 3 pagine (sezione spoiler)
Se siete qui vuol dire che o avete finito il libro o che volete svelare l’arcano; ebbene, non ho molto da dire in realtà, il libro è davvero piccolo, ma effettivamente qualcosa c’è. Partiamo con il fatto che ci sono più e più punti nel romanzo in cui ho davvero riso di gusto come non succedeva da tempo. Tutte le storie, gli aneddoti, le descrizioni e le disavventure della prima metà dell’opera sono davvero spassose ed in grado di farti sorridere costantemente mentre si osserva la sempre più bizzarra sorte capitata a Behram Ağa; la cosa che però sorprende è la rapidità con cui tutto questo assume toni “splatter”.

Una volta entrato nella casa, infatti, Behram Ağa verrà fatto ubriacare, venendo poi rinchiuso nell’armadio a causa dell’arrivo di Mustafa, un cattivissimo giannizzero amante della giovane. Ad un certo punto, però farà il suo ritorno a casa anche il di lei marito che, per conservare il proprio onore, si troverà costretto ad uccidere prima Mustafa e poi la moglie, trasformando la scena da burlesca a sanguinaria. Pur avendo tutto perfettamente senso in termini di trama e di lunghezza rispetto al libro, ho trovato questo cambiamento davvero repentino ed istantaneo, in grado quasi di scioccare il lettore e trasformarlo in qualcosa di unico.
Seguimi su facebook, Spotify, YouTube e Instagram, oppure sul canale Telegram; trovi tutti i link in un unico posto: qui. Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Orient