“Il profeta Giuseppe” di Massimo Campanini

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“Il profeta Giuseppe” di Massimo Campanini è un saggio davvero affascinante che permette di comprendere appieno il valore e le differenze del profeta Giuseppe nella Bibbia e nel Corano

Il profeta Giuseppe

La storia di Giuseppe è definita dal Corano “la più bella storia mai raccontata”. Questo libro analizza separatamente la vicenda biblica del patriarca Giuseppe, inquadrandola nell’evoluzione storica dello Yahwismo e in relazione al proto-monoteismo del faraone Akhenaton, e la sura coranica dedicata al profeta Giuseppe. La tesi sostenuta è che, mentre la storia biblica ha il fine di esaltare il destino di gloria di Israele, popolo eletto nel quale Dio si auto-riconosce, la storia coranica ha il fine universalistico di esaltare la misericordia di Dio e la sua guida provvidenziale. Si evidenzia perciò un significato diverso del monoteismo ebraico rispetto al monoteismo islamico. Anche il romanzo di Thomas Mann Giuseppe e i suoi fratelli viene evocato per supportare l’argomentazione.

Giuseppe patriarca biblico

Come al solito, il lavoro del compianto Massimo Campanini si rivela una perla di rara sagacia ed interesse, letteralmente stracolmo di spunti e di argomenti davvero utili a far scoprire meglio questa particolare surah ed il suo profeta. La prima parte del libro consiste in una profonda analisi dell’evoluzione della fede ebraica, fenomeno troppo spesso banalizzato e che invece si rivela imprescindibile per cogliere davvero il messaggio biblico e la sua struttura. Secondo le ricostruzioni del grande studioso milanese, infatti, la storia di Giuseppe è fondamentale per comprendere davvero il monoteismo giudaico e la sua evoluzione, in quanto proprio la figura di questo patriarca segna de facto le basi del loro monoteismo per come lo conosciamo oggi, aprendo le porte all’arrivo di Mosè e delle sue leggi.

profeta Giuseppe

Nella Bibbia, infatti, è proprio l’Interprete dei sogni il primo ad annunciare la futura gloria del popolo ebraico ed a tale fine si sarebbero fatte una serie di precise scelte narrative sia per quanto riguarda il contenuto che lo stile. Buona parte dei biblisti è infatti ormai pressoché certa che la redazione di questo libro sacro avvenne dopo l’Esilio babilonese, momento in cui l’identità ebraico-Yahwista si affermò definitivamente, ponendo le basi dell’odierno mondo ebraico.

Giuseppe profeta coranico

Non avendo lo scopo di “mostrare una genealogia” e/o “un percorso storico”, la versione coranica della storia di Giuseppe è simile nella forma, ma profondamente diversa in significati da quella biblica. Se nell’Antico testamento punta a raccontare la storia di una gloriosa dinastia, qui invece ha come solo obbiettivo quello di narrare di un profeta che si abbandona a Dio e da Lui viene innalzato.

profeta Giuseppe

Le differenze fra le due storie sono perlopiù minime ed assomigliano a sfumature, ma sono abbastanza per alternarne senso e portata. Nella Bibbia, infatti, Giuseppe è un patriarca, qui è un esempio per tutta l’umanità, che da esso deve sentirsi ispirata e pronta ad accettare ogni sorte conscia che, come Giuseppe venne incarcerato e gettato nel pozzo ma divenne poi figura eminente, così il fedele che pone la sua fiducia in Allah verrà poi ricompensato. “Il profeta Giuseppe” di Massimo Campanini è un libro denso di significato e significati (talvolta anche troppo), in grado di rendere finalmente omaggio a “la più bella delle storie”.

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