Viaggiatori arabi: il Mercante Sulayman, il primo documentato

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Seguendo “Viaggi e viaggiatori arabi” di Francesco Gabrieli, scopriamo insieme il primo viaggiatore arabo mai documentato ufficialmente: il Mercante Sulayman, partito dall’Iran e giunto sino all’odierna Guangzhou

Il Mercante Sulayman

A livello biografico, del Mercante Sulayman ci è pervenuto davvero poco, tanto che a lungo a lo si ritenne più una leggenda marinaresca piuttosto che un un personaggio vero e proprio (da questo deriva il soprannome “il Mercante”, dall’arabo “al-Tajir”). Le sue testimonianze furono però fondamentali tanto per il geografo Ibn Faqih, tanto per la compilazione del Akhbar al-Sin wa’l-Hind (in italiano “Notizie dalla Cina e dall’India); quest’ultimo è risale circa all’851 e risulta essere uno dei più antichi testi arabi di viaggio, ponendo il nostro amato mercante come fonte principale per almeno la prima parte dell’opera.

mercante sulayman

Quello che è certo è il suo percorso, che lo portò da Siraf, nell’attuale Iran, sino a Guangzhou, passando per l’India, il Bangladesh e la Malesia. La sua è storicamente molto rilevante perché ci permette di comprendere quanto fossero forti all’epoca le relazioni fra i mercanti arabi e l’imperatore cinese, tanto che quest’ultimo gli permise di avere la propria moschea e bazar, oltre che un giudice specifico nominato dall’imperatore. Non solo, il Mercante Sulayman racconta anche dettagliatamente i primi traffici con gli indigeni di alcune particolari isole indiane, qualificandosi così come uno dei più grandi informatori della storia araba.

Il viaggio del Mercante Sulayman raccontato da Francesco Gabrieli

“Egli dovè compiere più di una volta il viaggio dall’Iraq alla Cina, per un itinerario in grandi linee da lui stesso indicato: partendo dal porto di Siraf nel Golfo Persico, esso toccava Mascate sulla costa d’Arabia, e di qui raggiungeva Kawlam sulla costa del Malabar; doppiata per lo stretto di Palk a nord di Ceylon l’estremità dell’India, tagliava verso Est il Golfo del Bengala, facendo scalo ad un’isola delle Nicobare.

Un’ulteriore navigazione lo portava a Kalabar, sulla costa occidentale della Penisola di Malacca, all’isola di Tiuman sulla sua costa orientale, al capo Saint-Jacques presso Saigon, al Ciang-khai, il mar di Cina fra Hainan e gli Stretti, e di qui direzione a Nord fino a Canton.”

“Viaggi e viaggiatori arabi” di Francesco Gabrieli

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