Storia di Astrakhan, roccaforte del Caspio

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La storia di Astrakhan, da sempre una delle città più importanti del Mar Caspio

Le parole di Ibn battuta

“Quando la festa ebbe termine ci mettemmo in marcia con la corte del sultano ed arrivammo ad Astrakhan [al-Hajj Tarkhan], dove tarkhan, in turco, indica un “luogo esente dalle imposte”. Il nome della città è dovuto ad un pio hajj turco stabilitosi colà, in onore del quale il sultano aveva esentato l’area dal pagamento dei tributi: prima vi era sorto un paese, poi questo si era ingrandito diventando una città bellissima, con grandi mercati, che si era espansa sulle rive del Volga, uno dei più grandi fiumi del mondo”

Astrakhan, roccaforte del Caspio

Non vi sono fonti certe riguardo la nascita di Astrakhan ma, secondo Magamet Garifovich Safargaliev, grande storico sovietico di origine tatara, la sua nascita sarebbe da collegare alla seconda parte del 13° secolo e, nello specifico, al momento in cui l’Orda d’Oro iniziò ad affidarsi sempre di più ad Islam ed imam; non a caso, molti credono che il suo nome iniziale fosse “Hajj Tarkhan”, come riportato da Ibn Battuta, ma su ciò non v’è certezza. Ad ogni modo, l’incredibile viaggiatore marocchino fu il primo in assoluto a scriverne, ma nel corso del tempo la città crebbe sempre di più in prestigio, opulenza ed importanza, tanto che ogni viaggiatore non poté far a meno di narrarne le bellezze; fra questi vi fu anche una folta schiera di mercanti, incluso Giosafat Barbaro, uno dei più grandi esploratori veneziani. Il benessere, come nel caso di Azov e Majar, era legato soprattutto all’incredibile posizione strategica, cosa che le permetteva di intercettare tanto le merci da e verso la Via della seta, quanto quelle verso Africa e Medio Oriente. Come per le altre 2 città, la sua fortuna s’interruppe quando nel 1395 giunse qui Tamerlano, che rase al suolo ogni cosa, costringendo gli abitanti a rifondarla 50 km più a Sud, nel luogo in cui oggi è situata.

Astrakhan

Nel 1459 divenne capitale dell’omonimo khanato ma, visibilmente più debole rispetto al passato, più che generare terrore nei vicini, si fece da catalizzatore per influenze ed ambizioni. Molti furono infatti i popoli che provarono a legare Astrakhan alla propria sorte, ma sarà la Russia ad imporsi a potenza protettrice dal 1533; nel 1552, però, i locali iniziarono a cercare nuove amicizie e ciò porterà lo zar Ivan il Terribile a conquistarla nel 1556. Sotto i nuovi dominatori la città venne completamente ripensata, trasformandola in un grande forte e centro navale di prim’ordine; tuttavia ciò, unito alla sua distanza da Mosca, creò l’humus per future rivolte. Fra quest’ultime va assolutamente citata quella del Cosacco Stepan Razin fra il 1670 ed il 1671, una delle più grandi della storia russa, e quella del 1705, avvenuta sotto il regno di Pietro il Grande. Da lì in poi la città divenne uno dei centri russi di maggior prestigio sul Mar Caspio, ma non riuscì mai a tornare quell’incredibile polo commerciale che fu nel Medioevo. Una curiosità: Ilya Ulyanov, il padre di Vladimir Lenin, era originario di Astrakhan.

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