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Izmir, oltre ad essere la terza città popolosa di Turchia, è luogo ricolmo di storia, legata sia a Smirne ed al suo periodo ionico sia alla nascita della Turchia moderna
Le parole di Ibn Battuta
“Da Efeso ci dirigemmo ad Izmir, grande città per lo più in rovina, munita di una cittadella e posta in riva al mare, ove prendemmo alloggio nella zawiya del pio e virtuoso shaykh Ya’qub della confraternita degli ahmadiyya.”
Ibn Battuta
La nascita di Smirne
Il più antico insediamento sull’odierna İzmir fu Yeşilova Höyük, che venne fondata nel 6500 a.C. e prosperò fino al 4000 a.C., epoca nella quale iniziò un inarrestabile deterioramento. L’area verrà poi abitati dai Lelegi, indigeni anatolici della zona, che verranno poi scacciati dai colonizzatori greci che, con il popolo degli Ioni, giungeranno qui sostituendosi alla precedente popolazione, fondando diverse città, fra cui Smirne, e dando vita alla regione della Ionia, destinata a diventare uno dei poli del mondo ellenico. Non a caso molte tradizioni vorrebbero Omero originario proprio di questo territorio o al massimo della vicina isola Chio. Successivamente la valle di Smirne verrà invasa dagli Eoli di Lesbo e Cuma etolica, venendo poi rimessa al centro della Ionia da alcuni abitanti di Colofone che, scampati qui dalla conquista del re di Lidia, Gige, sfrutteranno una rivolta per occuparla. La sua posizione strategica la trasformerà in un porto fondamentale per il traffico di merci verso l’entroterra anatolico e nello specifico proprio verso il regno di Lidia, destinato a regnare su buona parte dell’Anatolia, compresa questa città.

Proprio Gige tentò di impadronirsene, venendo però bloccato sulle sponde del fiume Ermo. Tuttavia la stirpe dei Mermenadi da lui creata si espanse sempre di più, riuscendo a conquistare gran parte dell’Anatolia occidentale, inclusa Smirne, che cadde per mano di Aliatte II fra il 610 ed 600 a.C. . Pur subendo importanti perdite, la città sopravvisse ai nuovi invasori, venendo però distrutta dai persiani nel 545 a.C. e rifondata da Alessandro Magno sulle pendici del monte Pagus. Durante l’ultima parte del periodo Ellenistico deverrà parte del Regno di Pergamo, passando poi in eredità ai romani.
Dai romani agli Ottomani
Sotto quest’ultimi contese a lungo il trono di “Prima città d’Asia” alle vicine Pergamo ed Efeso, divenendo subito uno dei luoghi chiave per i primi cristiani. Nel 178 d.C. venne completamente distrutta da un incredibile terremoto, venendo poi ricostruita da Marco Aurelio, che non a caso è considerato uno dei fondatori di Smirne. Una volta che l’Impero si spezzò, la città rimase un grande centro religioso, perdendo però quella ricchezza e quei fasti che aveva ottenuto sotto Roma. Nel 1081 venne conquistata da Tzachas, comandante turco che venne prima imprigionato dai Bizantini, sotto i quali riuscì ad accumulare un tale potere personale da dar vita ad un suo regno autonomo proprio a Smirne, con l’ambizione, peraltro, di conquistare persino Costantinopoli e divenirne sovrano. Nel 1093 verrà però fatto assassinare a tradimento e dopo appena 4 anni il controllo passerà nuovamente in mano bizantina e, con una breve parentesi legata alla Quarta crociata, verrà mantenuto sino all’inizio del 14° secolo.

A partire da quella data, verrà assorbita dal Beylicato di Aydın, che sfrutterà il suo incredibile porto per dar vita ad incredibili razzie navali, attirando su di sé le ire di papa Clemente VI, che diede vita alle Crociate di Smirne. Quest’ultime però, pur ottenendo delle iniziali vittorie, fallirono nel loro intento di impossessarsi della città che rimase in parte al Beylicato, che poté continuare ancora le propri attacchi marini. Nel 1389 il sultano ottomano Bayezid I portò per la prima volta il centro in mani ottomane, ma, nel 1402, dopo la vittoria ad Ankara, giungerà qui Tamerlano, il quale massacrò buona parte dei cristiani, allora maggioranza cittadina; tuttavia, a partire dal 1426 passerà definitivamente e stabilmente sotto gli Ottomani.
Dalla Sublime Porta all’odierna İzmir
Sotto la Sublime Porta divenne uno dei luoghi con il maggior numero di ebrei, la maggior parte dei quali sfuggita alla Reconquista spagnola, oltre che diventare uno dei centri maggiormente legati alle famigerate “capitolazioni ottomane“, contratti che avvantaggiarono molte le potenze straniere nell’Impero ottomano. Izmir diventerà poi un luogo chiave all’interno del processo di industrializzazione operato nell’Impero ottomano, cosa che la renderà sempre di più una città estremamente legata al commercio e, in generale, all’Europa. Non a caso il numero dei turchi era davvero molto affine a quello dei greci, senza contare anche le altre popolazioni che componevano il mosaico cittadino erano perlopiù cristiane o comunque non-musulmane; ciò le fece guadagnare il soprannome “Gavur İzmir”, ovvero “L’infedele İzmir”.

Non a caso, con la caduta dell’Impero ottomano a seguito della Prima guerra mondiale, questo territorio verrà affidato ai greci, i quali lo occuperanno dal 1919 al 1922, anni della Guerra greco-turca. Tale evento si colloca all’interno della Guerra d’indipendenza turca, combattuta da Mustafa Kemal Atatürk e dal Movimento nazionale turco contro gli effetti del Trattato di Sèvres, che conferiva ampie parti di Anatolia a Grecia ed Armenia. La scacciata degli Elleni da Izmir, anche a causa della violenza dello scontro, rimane tutt’oggi un elemento incredibilmente importante e centrale nella storia turca, in quanto, a seguito di ciò, la Turchia poté ritenersi finalmente libera da minacce esterne e pronta a formare la sua prima repubblica, con Atatürk per presidente. Nel 1923 vi sarà lo Scambio di popolazioni fra Grecia e Turchia, il quale metterà definitivamente fine ad ogni presenza greca nella città e dando ai due stati la conformazione etnica e religiosa che conosciamo oggi; proprio a causa di tale passato, İzmir è tutt’oggi uno dei luoghi in cui la tensione fra i due paesi è ancora particolarmente forte e sentita. Con la nascita della Repubblica di Turchia, quest’area è divenuta fra le più ricche e popolose di Turchia, tanto che il suo comune metropolitano è abitato da oltre 4 milioni di persone; il che la rende seconda solo ad Istanbul e ad Ankara per popolazione.
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