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Konya, una delle città più antiche e rinomate dell’Anatolia, gioiello del Selgiuchidi che la trasformarono nella loro capitale e nella casa di Rumi
Le parole di Ibn Battuta
“Fra i santuari di Konya ricordo il mausoleo dello shaykh e pio imam, il Polo dei mistici Jalal al-Din, noto come Mawlana e molto venerato, cui fa risalire la propria origine una confraternita dell’Anatolia, la jalaliyya, che ne porta il nome.”
Ibn Battuta
Konya, la città dell’Icona
L’area intorno a Konya è fra le più anticamente popolate di tutta l’Anatolia, tanto che i primi resti ritrovati risalirebbero circa al 3000 a.C.; essa verrà poi occupata intorno al 1500 a.C. dagli Ittiti e dopo circa 300 anni dai Popoli del Mare. Dall’8° secolo passerà ai Frigi, poi ai Cimmeri, ai persiani ed infine ad Alessandro Magno; alla morte di quest’ultimo finirà prima fra i possedimenti di Seleuco I, poi fra quelli del Regno di Pergamo, ed infine ai romani, che tale regno erediteranno.

Proprio a tale periodo è legato al nome della città, che si ricollegherebbe alla parola “Ikonion”, che farebbe riferimento ad un’icona sacra presente nella città, probabilmente raffigurante Perseo con la testa di Medusa; sotto i romani cambierà diversi nomi, ma questo continuerà a lungo ad essere il più noto e conosciuto. Secondo gli Atti degli Apostoli, Paolo di Tarso e san Barnaba visitarono diverse volte questo centro, che sarà a lungo sede vescovile.
Turchi, Rumi ed Ottomani
A partire dal 1084 Konya venne conquistata dai Selgiuchidi che dal 1097 al 1277 la faranno loro capitale, elevandone architettura e bellezza. Il prestigio accumulato fu tanto grande che, con l’inizio delle invasioni mongole, molti intellettuali e sapienti dell’Asia centrale decisero di migrare in Anatolia, mettendo spesso e volentieri Konya al centro dei propri desideri. Il più celebre fra questi migranti non può che essere Jalāl ad-Dīn Mohammad Rūmī, meglio conosciuto semplicemente come Rūmī o, specie in Turchia, come Mevlana, che qui si stabilì assieme alla sua famiglia nel 1228, dando vita alla sua confraternita dei dervisci roteanti.

Con la caduta dei Selgiuchidi verrà prima conquistata dai Karamanidi e, a partire dal 1420, dagli Ottomani. Sotto quest’ultimi visse un lungo periodo di pace e di grazia, tanto che la provincia venne spesso affidata ai giovani figli del sultano, i cui più celebri furono senza dubbio Cem Sultan, figlio di Mehmed il Conquistatore, e Selim II, il figlio di Solimano il Magnifico. Allo scoppio della Guerra d’Indipendenza turca divenne un’importante sede aeronautica, ma al termine del conflitto subì particolarmente lo “Scambio di popolazione”, in quanto molti greci cristiani vivevano qui intorno ed il loro trasferimento forzato portò invece tanti albanesi musulmani.
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