Aksaray Malaklisi, il mastino dell’Anatolia

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Considerato da molti il “fratello grosso del Kangal”, l’Aksaray Malaklisi è il più grande fra cani da pastore anatolici, tanto che Evliya Çelebi lo soprannominò “Leone d’Anatolia”

Storia dell’Aksaray

L’Aksaray Malaklisi, meglio noto come Aksaray, condivide le proprie origini con Kangal, probabilmente il cane più celebre ed identificativo dell’Anatolia. Secondo tali fonti, tutti i cani da pastore anatolici deriverebbero da dei più antichi cani mesopotamici, probabilmente impiegati già nell’antica Ninive, che si sarebbero uniti prima con molossi romani e poi con i cani da pastore portati dai popoli turchi nelle loro migrazioni.

Aksaray Malaklisi

Come il Kangal, l’Aksaray è uno dei più protettori dei greggi anatolici, ma da lui si differenza soprattutto per la stazza. A differenza del cane di Sivas, il Malaklisi possiede una stazza davvero imponente e non molto dissimile da quella del mastiff britannico, tanto che il grande viaggiatore turco, Evliya Çelebi, lo soprannominò “Leone d’Anatolia”; purtroppo tale caratteristica ha spinto alcuni infami allevatori ad impiegarlo come cane da combattimento, andando a potenziare aggressività e massa muscolare. Purtroppo, a differenza del Kangal, ad oggi la razza non viene riconosciuta ufficialmente da alcuna associazione cinofila e ciò ha reso più complicato da identificare uno standard preciso per l’Aksaray Malaklisi.

Caratteristiche

L’altezza al garrese dovrebbe aggirarsi sui 74-81 cm per i maschi e sui 70-79 cm per le femmine, con i primi che possono pesare dai 65 ai 90 kg e le seconde dai 50 ai 65 kg. L’indole è quella propria di un cane da pastore abituato ai climi rigidi e ad affrontare costantemente potenziali nemici: massima diffidenza per tutti ma fiducia totale ed assoluta nei confronti del padrone, luce del loro mondo.

Aksaray Malaklisi

Come gran parte dei cani da pastorizia, anche gli Aksaray Malaklisi sono abituati a passare lungo tempo da soli e ciò ha acuito la loro intelligenza, cosa che gli permetterà di gestire molte situazioni in completa autonomia; naturalmente è fondamentale, per far godere al meglio questa razza, avere grandi spazi aperti dove farlo sfogare ed una addestramento preciso, in modo da poter godere davvero appieno della sua presenza. Ad oggi non dovrebbero esserci allevamenti in Italia ma in generale, non essendo una razza registrata, non è semplice trovarne in assoluto.

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