Storia di Mardin, fortezza della serenità

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Mardin è uno dei luoghi più affascinanti e tranquilli del Kurdistan, grazie ad una storia fatta perlopiù di bellezza e tolleranza

Le parole di Ibn Battuta

“Rimessici in cammino giungemmo quindi in un’importante città fra le più belle, magnifiche e perfette del Dar al Islam, Mardin, centro di produzione di un noto tessuto in lana mar’izz [pelo di capra] e sede di splendidi mercati, che sorge a pie’ d’un monte ov’è sita una superba e famosa cittadella.”

Mardin

Il nome di Mardin deriva da una parola in aramaico che vuol dire “fortezza”, tuttavia sulle sue origini non vi sono fonti certe, ma sicuramente era già attiva nel 150 a.C. circa, periodo in cui fece la sua comparsa all’interno del Regno di Oroene, entrando a far parte, dal 244, dell’Impero romano; con l’arrivo dei nuovi dominatori, la città ed i suoi dintorni divennero ben presto cristiani, eleggendo queste terre come luogo perfetto per la costruzione di monasteri e santuari. Il ruolo di Roma verrà poi preso dagli Arabi, che qui porteranno per la prima volta l’Islam, poi dai Marwanidi, prima grande stirpe curda, ed infine dagli Artuqidi, che domineranno questa città sino al 1409; proprio a loro è attribuibile gran parte della strabiliante architettura che rende Mardin un gioiello unico. Durante la loro reggenza furono infatti costruite madrase, moschee, palazzi e caravanserragli, inoltre si confermò come una delle case del cristianesimo orientale, portando alla nascita di tanti nuovi luoghi di culto e comunità religiose. L’abilità politica di questa famiglia le permise di non aver particolari problemi con i mongoli, riuscendo, anzi, a diventarne persino vassalli; nel 1454 il loro posto sarà preso dai Kara Koyunlu poi dai Safavidi nel 1507 ed infine agli Ottomani a partire dal 1517.

Mardin

Sotto la Sublime Porta, Mardin visse un lungo periodo di tranquillità e pace, turbato solo dal alcune rivolte del 1835 e, in maniera ben più grave e pesante, dalla I guerra mondiale. Come altre città dell’Alta Mesopotamia, infatti, fu testimone e protagonista del genocidio degli armeni e degli Assiri, cosa che lascerà una macchia indelebile sulla città, fino allora storicamente fra le più accoglienti di tutto il Medio Oriente. Con la nascita della Turchia moderna, iniziarono anche delle tensioni con i Curdi, che qui diedero vita alla Rivolta di Sheikh Said, rapidamente soppressa.

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