Storia di Mombasa, “l’isola della guerra”

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Mombasa è uno dei luoghi più suggestivi e noti dell’Africa orientale, in grado di rappresentare molto bene la storia del mondo swahili

Le parole di Ibn Battuta

“La prima tappa fu Mombasa, una grande isola a due giorni di navigazione dalla regione dei Sawahil, priva di terre annesse sulla terraferma, ove crescono banane, limoni e cedri – oltre ad un frutto molto dolce, il jamun.”

Le origini di Mombasa ed il dominio portoghese

Non vi sono fonti scritte riguardanti le origini di Mombasa, ma c’è una leggenda alla quale la popolazione è da sempre particolarmente affezionata. Secondo quest’ultima, anticamente vi furono due regine: Mwana Mkisi e Shehe Mvita; la prima fondò il nucleo della città, Kongowea, e fu alla base delle 12 Nazioni, il più antico gruppo di abitanti della città, la seconda, invece, è considerata la prima sovrana musulmana, nonché la costruttrice della prima grande moschea di pietra. Secondo molti esperti, questa piccola leggenda ci mostra l’evoluzione del popolo swahili e di Mombasa nello specifico. Ciò in quanto la prima sovrana rappresenterebbe l’anima bantu della città, mentre la seconda l’animo swahili, evolutosi successivamente e maggiormente al “mondo islamico”. Al di là delle leggende, gli storici locali ritengono che il primo insediamento sia sorto nel 900, raggiungendo il pieno sviluppo e maturazione nel 12° secolo, periodo in cui passò sotto la dominazione di Kilwa, tanto che nel 1151 venne citata dal grande geografo arabo Al Idrisi. Il nome della città significa “Isola della guerra” e fa riferimento ai tempi difficili che si troverà ad affrontare. La ricchezza e la prosperità derivò soprattutto dal suo commercio con India e Cina, ruolo che le fece assumere un’incredibile interessi agli occhi dei portoghesi.

Mombasa
Forte Jesus

Nel 1502 Mombasa sfruttò l’attacco dei lusitani a Kilwa per diventare indipendente, andandosi però a scontrare con Malindi, sua eterna rivale che proprio di Lisbona era divenuta vassalla. Nel 1505 cadde sotto i colpi di questa duplice alleanza, arrendendosi però definitivamente solo nel 1529, anno in cui passò per la prima volta sotto il giogo portoghese. Nel 1588 venne liberata dalle forze congiunte di Ottomani ed il Sultanato somalo di Ajuran, ma già a partire dal 1593 passò sotto il controllo di Malindi, ancora vassalla dei lusitani, che qui vi costruirono Forte Jesus.

Oman, Gran Bretagna e Kenya

Fra il 1696 ed il 1698 le forze congiunte di Oman ed Ajuran posero sotto assedio la città, che infine si arrese ai nuovi signori arabi. Da quella data, sino al 1887, sarà legata, seppur con fortune alterne a Mascate, rimanendo talvolta preda degli scontri con i suoi due più grandi nemici: portoghesi e britannici. Se i primi riusciranno a riconquistare la città solo per brevissimo tempo, i secondi nel 1887 la acquistarono e nel 1895 la inglobarono direttamente nell’Africa Orientale Britannica, facendone la capitale; ciò aiutò molto l’economia locale, che si ritrovò ad essere un vero e proprio centro amministrativo, oltre che un florido luogo per i commerci, attirando molti nuovi lavoratori dall’India.

Mombasa

Nel 1920 perderà lo status di capitale in favore di Nairobi, entrando poi a far parte della Colonia britannica del Kenya, che diventerà indipendente nel 1963 grazie a Jomo Kenyatta.

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