Storia di Betlemme, la città di Gesù

This article is also available in: English

La storia di Betlemme, città palestinese di antichissima origine e nobiltà, tanto che, secondo due vangeli, fu anche il luogo di nascita di Gesù

Le parole di Ibn Battuta

“Da Hebron partii alla volta di Gerusalemme e lungo la strada visitai il sepolcro di Giona, su cui sono stati costruiti un grande edificio ed una moschea, e anche Betlemme, luogo di nascita di Gesù. Qui si trovano ancora i famosi resti del tronco di palma, intorno ai quali è sorto un grande edificio che i cristiani venerano con molto rispetto e dove i viandanti trovano ospitalità.”

Cananei, ebrei e romani

Le prime testimonianze scritte risalgono al 1400 a.C. e sono contenute in alcuni testi rinvenuti ad Amarna, la città fondata dal leggendario faraone Akhenaton; tuttavia fra il 2013 ed il 2015 sono state ritrovate qui tombe risalenti addirittura al 2200 a.C. . Il primo insediamento fu certamente cananeo e si suppone fosse nato in origine come tempio alla dea accadica della fertilità Lahmu; secondo tale teoria, quindi, l’insediamento nacque come una propaggine del luogo di preghiera, al quale si aggiunse poi una fortezza filistea. Una curiosità: nel corso dei secoli il nome rimase sempre lo stesso, ma variò di significato sotto ogni dominazione; infatti, se il nome originale voleva dire “Casa di Lahmu”, in ebraico vuol dire “Casa del pane” e in arabo “Casa della carne”. Con la fine del Nuovo Regno egizio, questo territorio passò alla Tribù di Giuda e, secondo la tradizione, fu il luogo di nascita del profeta David, leggendario re di Israele.

Betlemme

Secondo il vangelo di Luca e di Matteo, qui nacque Gesù, tuttavia secondo il vangelo di Marco e di Giovanni egli era originario di Nazareth; tuttavia furono molti i cristiani che qui giunsero in pellegrinaggio sin da tempi immemori e, proprio sopra la leggendaria grotta, l’imperatrice Elena, madre di Costantino il Grande, fece costruire la Chiesa della Natività. Quest’ultima verrà distrutta durante le Rivolte samaritane fra la fine del 5° secolo ed i primi anni del 6° secolo, venendo poi fatta ricostruire dall’imperatore Giustiniano.

Arabi, Ottomani e Palestinesi

Nel 614 venne brevemente conquistata dai Sasanidi, passando poi in mano araba a partire dal 637, anno in cui fu presa Gerusalemme. Nel 1099 venne conquistata dai crociati, venendo liberata nel 1187 per mano di Saladino il Grande. Assieme a Gerusalemme, Sidone e Nazareth, nel 1229 venne ceduta per 10 anni a Federico II di Svevia, re di Sicilia ed estremo amico dell’allora sultano al Kalil. Nel 1517 passerà, come tutta l’odierna Palestina, all’Impero ottomano, con il quale vivrà lunghi secoli di pace e prosperità fino al 1841, anno in cui per disoccupazione, alte tasse e leva militare, molti abitanti si ritrovarono costretti ad emigrare, scegliendo soprattutto il Cile ed il Sud America come nuova patria.

Betlemme

Con il crollo della Sublime Porta, tutta la Palestina passerà sotto mandato britannico, che nel 1947 ne organizzerà la partizione ponendo Betlemme, assieme a Gerusalemme, sotto l’amministrazione delle Nazioni Unite; tuttavia nel 1948 venne catturata dall’esercito giordano, legando da allora le sue sorti a quelle della Cisgiordania. L’esodo dei nuovi migranti palestinesi renderà questa città, storicamente centro cristiano, a maggioranza musulmana. Dopo la Guerra dei Sei Giorni verrà occupata militarmente dall’esercito israeliano che da qui si ritirerà solo nel 1991; da sottolineare come Betlemme ed i suoi dintorni siano fra le zone in cui la colonizzazione sionista e fra le più evidenti e smisurate, con nuovi insediamenti israeliani che continuano costantemente a sorgere.

Seguimi su facebook, Spotify, YouTube e Instagram, oppure sul canale Telegram; trovi tutti i link in un unico posto: qui. Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente

Lascia un commento