Storia di Alessandria d’Egitto, da Alessandro a Nasser

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La storia di Alessandria d’Egitto, uno dei luoghi più affascinanti e leggendari della Storia

Le parole di Ibn Battuta

“Il primo giorno del mese di jumada I giungemmo ad Alessandria, una città di confine ben protetta che sorge in una zona molto ospitale, gode di una meravigliosa posizione ed è solidamente costruita. Bella e sicura da ogni punto di vista, possiede opere memorabili profane e religiose, nobili dimore, quartieri eleganti e imponenti palazzi eretti con splendida maestria. È una perla rara che rifulge lucente, una vergine smagliante adorna di gioielli, bellissima e incantevole, che, frapposta fra Oriente e Occidente, ne riunisce le attrattive: qui giungono le cose più curiose ed ogni mirabilia viene messa in bella mostra.”

Le origini di Alessandria

Anche se Alessandria d’Egitto venne fondata ufficialmente nel 331 a.C., il primo insediamento risalirebbe al 3° millennio a.C. e venne da sempre conosciuto con il nome di Ra-Kedet. Non si sa molto sulla reale importanza del centro abitato, dei recenti ritrovamenti farebbero supporre ad una città già allora nota e centrale nell’economia egizia; ciò è dovuto anche dai vari exploit che dovrebbe aver avuto fra il 23° secolo a.C. ed il finire del I millennio a.C. . Ad ogni modo, l’opera di urbanizzazione fu affidata a Dinocrate di Rodi, che inglobò la vecchia città nella nuova, fornendole anche un nuovo piano urbanistico di modello ellenistico. A seguito della morte di Alessandro a Babilonia, il corpo doveva inizialmente essere portato in Macedonia, ma venne trafugato da Tolomeo I Sotere e portato quindi ad Alessandria, dove venne seppellito con grandi fasti e grandi onori. Tale manovra servì alla nuova dinastia per fini politici e di propaganda, in modo da mostrare al resto del mondo che erano proprio loro ad essere i veri successori dell’animo e dello spirito del macedone; va detto tuttavia che, nonostante vi siano innumerevoli testimonianze e siano fatti numerosissimi scavi, ad oggi non se ne conosce con certezza la locazione.

Alessandria

La nuova dinastia si impegnerà al massimo per far diventare la nuova fondazione uno dei luoghi più straordinari al mondo, adoperandosi fin da subito alla costruzione del Faro di Alessandria, divenuto poi una delle 7 meraviglie del mondo antico, la leggendaria Biblioteca di Alessandria ed il Museo, il primo che la storia abbia mai conosciuto (non a caso il nome deriva dalle muse greche). La città divenne anche una delle più cosmopolite grazie ad una grande colonia di greci, ebrei ed egizi, tuttavia la cultura era prettamente ellenistica e, anzi, comunità come quella egizia furono a lungo mal viste dai nuovi dominatori, cosa che più avanti creerà loro non pochi problemi.

Romani e Bizantini

A partire dal I secolo a.C. Alessandria si legò sempre di più al mondo romano, diventando parte di quest’ultimo a seguito della Battaglia di Azio, ultimo scontro della lotta che vide contrapposti Ottaviano Augusto e Marco Antonio assieme alla regina Cleopatra VII. Sotto Roma la città mantenne il proprio prestigio, diventando una provincia imperiale e quindi sotto giurisdizione di uomini scelti ed inviati dall’imperatore; ciò proprio in quanto tale provincia era decisiva nel mondo romano sia per il grano che offriva sia per la grande quantità di traffici che qui passavano. Storicamente uno dei maggiori centri del sapere, fu prima legato al mondo “pagano” e poi a quello cristiano, tanto che proprio qui nacque l’Arianesimo. Da sottolineare che fu proprio sotto Giulio Cesare che la prestigiosa biblioteca vide per la prima volta le fiamme e che ciò capitò diverse volte sotto i romani, tanto che l’ultimo attacco a questo luogo di conoscenza si verificò solo nel 297 durante un assedio di Diocleziano. Nel 3° secolo la tomba di Alessandro venne definitivamente chiusa al pubblico e da allora se ne ignora l’esatta ubicazione.

Alessandria

Con il rovesciamento di poteri fra “pagani” e cristiani, quest’ultimi diedero vita a persecuzioni incredibilmente feroci, arrivando a distruggere tutti i templi degli antichi dei, i centri del sapere (compresa la Biblioteca) e addirittura grandi filosofi come Ipazia che venne linciata. A seguito di questo momento tanto tumultuoso, la città per la prima volta iniziò a perdere d’importanza, con molti quartieri che vennero abbandonati e gran parte della popolazione egizia ed ebraica che l’abbandonò in favore di altri lidi.

Iskandiriyya

Nel 616 cadde brevemente in mano persiana, venendo poi riconquistata da Eraclito ed infine dagli Arabi, che qui giunsero al seguito del generale Amir ibn al As, conquistandola dopo un assedio di ben 14 mesi; nel 645 tornerà brevemente bizantina, ma poi il dominio greco-romano finirà per sempre in favore di quello arabo e turco. Inizialmente Alessandria non fu fortunata, arrivando a subire ben 3 terremoti di incredibile potenza, ma, con l’arrivo delle crociate, tornò ad essere uno dei maggiori luoghi di commercio del Mediterraneo, trasformandosi poi in una prima linea di difesa contro l’invasione crociata; purtroppo nel 1365 le difese della città crollarono e proprio da quest’ultimi venne brutalmente saccheggiata. Da quel momento in poi, complici anche altri terremoti, che causarono la distruzione del Faro, e le recenti spedizioni portoghesi, la città iniziò a perdere d’importanza, tanto che gli Ottomani iniziarono a favorire Rosetta/Rashid a suo discapito.

Alessandria

La città iniziò a riacquisire una certa importanza a partire dal 1798, anno in cui l’esercito di Napoleone qui sbarcò, rimanendovi fino al 1801. A partire dal 1810 Mehmet Ali, considerato il reale fondatore dell’Egitto moderno, diede vita ai primi seri lavori di restauro, tanto che nel 1850 la città iniziò a riacquisire l’antica gloria. Nel 1882 sarà la sede di un pesantissimo bombardamento durante la guerra Anglo-Egiziana, che segnerà l’inizio della sovranità britannica sul paese. Le tensioni con i britannici inizieranno a farsi più infuocate che mai negli anni “50, arrivando fino al colpo di stato del 1952, anno in cui Nasser prese il potere.

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