Storia di Costantina, la città dei ponti

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Costantina, la 3° città più grande dell’Algeria ed una delle più storiche, tanto da esser stata a lungo capitale della Numidia con il nome di Cirta

Cirta, la capitale della Numidia

Fondata originariamente come colonia fenicia, la città acquisì il nome di “Cirta” una volta divenuta capitale del Regno di Numidia. Nel corso del tempo quest’ultimo svilupperà un rapporto molto particolare con Roma, prima vista come nemica e poi come interessante occasione. La relazione iniziò infatti con la “Battaglia di Cirta” del 203 a.C., scontro decisivo nella Seconda guerra punica, avvenuto poco prima della ancor più celebre “Battaglia di Zama”, che permise ai romani di stabilirsi come partner commerciali e militari d’eccezione, senza però arrivare ancora alla conquista vera e propria. Nel 118 a.C. il re Micipsa, fedele alleato di Roma, morì, decidendo poco prima di dividere la Numidia in modo da dare un regno ai due figli, Iempsale ed Aderbale, ed al nipote, Giugurta, che si era contraddistinto per grandi doti militari. Quest’ultimo, però, fece uccidere ben presto il primo e mise in fuga il secondo, il quale si rifugiò dai suoi alleati romani mentre il cugino metteva a ferro e fuoco Cirta, portando così allo scoppio delle Guerre giugurtine; al loro termine il Regno di Numidia sarà in parte assorbito da Roma ma questa città e la sua parte orientale perderanno la loro autonomia solo nel 46 a.C. con l’arrivo di Giulio Cesare.

Costantina

A seguito di tale evento fecero qui il loro arrivo Publio Sittio Nocerino e i suoi uomini, i Sittiani, provenienti anch’essi dalla Campania. La loro venuta sarà assolutamente decisiva per lo sviluppo della cultura latino in Africa, in quanto, anche grazie a loro, Cirta divenne ben presto il vero e proprio centro del mondo romano in questo continente. Con lo scoppio della Guerra civile romana del 306, la città divenne uno dei luoghi che più si legarono in assoluto a Costantino il Grande; proprio per questo verrà distrutta dalle truppe fedeli a Massenzio, venendo poi costruita dallo stesso imperatore con il nome di Costantina. L’insediamento verrà poi conquistato dai Vandali nel 430 e passerà poi in mano ai Bizantini dal 534 al 697.

Costantina

A partire dall’ottavo secolo, Costantina passerà sotto il dominio arabo; inizialmente, tuttavia, la città non riuscì a risplendere a causa dei molti conflitti che l’avevano attraversata nel corso di pochi anni. La ripresa arriverà con il sorgere della dinastia Almohade e Hafside, che la potenziarono ed arricchirono più che mai, arrivando a creare contatti e vie di commercio persino con Pisa, Genova e Venezia.

Costantina

A partire dal 1529 passò sotto controllo ottomano, riuscendo a raggiungere uno dei suoi apici di bellezza con Salah Bey, bey di Costantina dal 1771 al 1792, ultimi anni di gloria prima dell’arrivo francese. A partire dal 1826, infatti, i transalpini giungeranno qui dando filo da torcere ai locali sino al 1837, anno in cui la regione cadde definitivamente in mano a Parigi. Nel 1880, proprio a Costantina, il medico Charles Louis Alphonse Laveran scoprì le cause della malaria, vincendo, per questo, il premio Nobel per la medicina del 1907. Pur non stando mai al centro degli scontri come Algeri, Costantina e la sua regione diedero un’importante contributo nel liberare l’Algeria dal giogo francese, evento che si concretizzò ufficialmente il 19 marzo 1962.

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