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La storia del distretto di Kadıköy, il più antico della odierna Istanbul, a lungo soprannominato la “Città del cieco”
Kadıköy, la “Città del cieco”
I primissimi resti di questo distretto risalgono circa al 685 a.C., anche se pare che l’area fosse già frequentata da secoli dai mercanti fenici; proprio a questo proposito, sembra che il nome greco di Kadıköy, ovvero Calcedonia, sia strettamente connesso al nome di Cartagine, tanto che entrambi vorrebbero dire “Città nuova” in fenicio. Secondo la tradizione, Calcedonia sarebbe stata fondata da dei coloni megaresi ed avrebbe ottenuto molto presto il soprannome di “Città del cieco”; ciò era dovuto al fatto che, rispetto alla più giovane Bisanzio, godeva di una posizione nettamente peggiore, al punto che furono diversi i comandanti a dire che “solo un cieco avrebbe potuto sceglierla al posto di Bisanzio“. Inizialmente condivise la propria sorte con la vicina più celebre, ma poi fu conquistata dal satrapo persiano Otane, venendo così coinvolta definitivamente nelle lotte politiche dell’epoca. Dopo aver passato la Guerra del Peloponneso destreggiandosi fra alleanze, passò al Regno di Bitinia e con lui alla neonata Repubblica romana.

Nel 74 a.C. la città venne parzialmente distrutta da Mitridate, re del Ponto, riuscendo a riprendersi ma rimanendo sempre esposta agli attacchi esterni; ciò, nel tempo, la portò ad essere sempre più dipendente da Bisanzio, tanto che già in epoca bizantina iniziò ad essere considerata una propaggine di Costantinopoli. Nel 451 qui si tenne il Concilio di Calcedonia. Durante la Quarta Crociata, Calcedonia venne pesantemente danneggiata, tanto da passare facilmente in mano ottomana già nel 1353, ben 100 anni prima della Conquista di Costantinopoli. Con l’arrivo dei nuovi signori, Kadıköy divenne sempre più parte di Istanbul e punto di riferimento per la comunità greca ed armena della città; con il celeberrimo e triste Scambio di popolazione fra Grecia e Turchia del 1923, il distretto ottenne la sua conformazione odierna, acquistando molta notorietà presso il grande pubblico per via della sua polisportiva più rappresentativa: il Fenerbahçe, che qui ha anche il proprio stadio.
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