Fatih, l’antica Costantinopoli

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La storia del distretto di Fatih, nucleo storico di Istanbul corrispondente de facto all’antica Costantinopoli

La culla di tutto

Il distretto di Fatih è il più antico sulla sponda europea della provincia di Istanbul e corrisponde de facto all’antico perimetro di Costantinopoli, estendendosi nella penisola storica sino alle Mura teodosiane, rese inutili dalla conquista ottomana. Per raccontare la storia di questo distretto è dunque necessario un breve riepilogo della storia della città, fondata nel 657 a.C. dal leggendario re Byzas.

Bisanzio

Secondo la tradizione, i fondatori di Bisanzio furono dei coloni di Megara che giunsero lì poco prima di aver visitato l’Oracolo di Delfi, il quale gli avrebbe suggerito di “fare l’opposto del cieco”; il suggerimento venne interpretato come un “fare l’opposto degli abitanti di Calcedonia”, i quali non avevano notato quell’incredibile territorio. Il primo insediamento sorse sull’odierna Sarayburnu, area che consiste nel promontorio che separa il Corno d’Oro dal Mare di Marmara.

Fatih

Volendo fare i pignoli, il primissimo insediamento nell’odierna Fatih sarebbe il porto di Lygos, ma della sua storia si sa molto poco e divenne presto parte di Bisanzio. Nel IV secolo a.C. la città darà vita ad uno dei simboli più famosi e celebri di tutti i tempi: la mezzaluna. Secondo la tradizione, infatti, la fondazione della città fu dedicata alla dea Artemide che, fra diversi elementi simbolici, aveva anche la Luna; nel IV secolo a.C., Filippo II di Macedonia provò ad assediare la città attaccando di notte a sorpresa ma, proprio grazie ad una mezzaluna particolarmente luminosa, la truppe vennero avvistate e poi sconfitte. Da allora, tale simbolo è diventato parte integrante dell’iconografia locale, unendosi a qualsiasi cultura successiva. Con il passare del tempo, la città passò sotto l’influenza del Regno di Pergamo, il quale cedette l’intero dominio a Roma per testamento. Bisanzio inizialmente ebbe qualche difficoltà ad emergere sotto i nuovi signori, ma tale scelta sarà più determinante che mai per il proprio futuro.

Costantino e la Nuova Roma

Fra il 235 ed il 284 l’Impero romano visse una delle sue più profonde crisi, risolta solo con la salita al potere di Diocleziano, militare romano di origine dalmata che nel 285 sconfisse Carino diventando imperatore. Fra le riforme apportate da quest’ultimo v’è sicuramente la tetrarchia, passaggio chiave per la storia della futura Costantinopoli. Diocleziano divise infatti l’Impero in 4 parti: lui controllò la parte più orientale dell’Impero eleggendo a capitale Nicomedia (l’attuale İzmit), i Balcani vennero affidati a Galerio, l’Italia, il Nord Africa e la Spagna a Massimiano ed infine a Costanzo Cloro, padre di Costantino I, venne affidata Gallia e Britannia. Tali personaggi non era di uguale rango e non a caso Diocleziano e Massimiano vennero nominati “Augusti”, mentre gli altri due, a quest’ultimi sottoposti, “Cesari”. Tale sistema funzionò molto bene fino al 305, quando i due Augusti abdicarono in favore dei loro Cesari; peccato che Costanzo Cloro morì nel 306, dando così vita ad una decisa crisi di potere.

Fatih
Costantino il Grande

Dal 306 al 324, infatti, Costantino approfittò della situazione per passare dall’essere Cesare di Gallia e Britannia ad unico sovrano di tutto l’Impero, spostando così la capitale da Roma a Bisanzio, che venne proclamata “Nuova Roma”. Tale proclamazione non fu un modo di dire ma, secondo la tradizione, il nuovo imperatore avrebbe fatto svolgere gli antichi riti benauguranti con i quali venne fondata Roma. Da quel momento in poi Bisanzio venne rinominata Costantinopoli e divenne la capitale di quello che diventerà l’Impero romano d’Oriente.

La Costantinopoli bizantina

Dopo Costantino vi furono altri grandi imperatori a dar lustro alla città, andando ad incidere tanto sulla sua urbanistica quanto sulla storia. Il primo fu certamente Teodosio, il quale, con la costruzione delle sue Mura teodosiane del 413, dotò la città di una linea difensiva fra le più efficaci della Storia, tanto che solo i crociati prima e gli ottomani poi riuscirono a superarla; le mura teodosiane delimitano anche i confini dell’odierno distretto di Fatih. Altro imperatore di incredibile rilevanza sarà poi Giustiniano I, inizialmente per via della sua repressione della Rivolta di Nika e, successivamente, per la costruzione di Hagia Sofia nel 537, allora la più grande basilica cristiana. In realtà, sul sito dell’attuale Hagia Sofia, furono costruite ben 2 strutture ben più antiche: la prima nel 360 (non si sa con certezza se da Costantino stesso o da suo figlio, Costantino II) e la seconda nel 415 da Teodosio II. Sfortunatamente, però, entrambe le costruzioni andarono distrutte a seguito di alcuni terribili incendi, la seconda, nello specifico, proprio durante la Rivolta di Nika; va detto che l’attuale struttura è decisamente diversa e più grande da quelle precedenti e dunque non è sbagliato dire che fu Giustiniano I a dar vita all’attuale Hagia Sofia. A partire dal VII secolo, Costantinopoli divenne uno dei luoghi più ambiti del mondo e, per questo, fu costretta a subire diversi assedi nella sua lunga e complicata vita.

Fatih

Il primo fu l’ultimo ruggito dell’Impero sasanide che nel 626, l’assediò assieme al sostegno degli Avari e di alcuni proto-Slavi, venendo però respinto in Asia grazie all’intervento del patriarca Sergio I; dico “ultimo ruggito” in quanto quello fu l’ultimo scontro fra Bizantini e Sasanidi, in quanto quest’ultimo regno verrà di lì a poco spazzato via dagli Arabi-musulmani, che proprio in quegli anni stavano assaporando la predicazione di Muhammad, che morirà nel 632. Non a caso i due successivi grandi assedi furono pianificati proprio dagli Arabi: uno fra il 674 ed il 678, mentre l’altro fra il 717 ed 718; va detto che, per quanto al primo sia legato anche il distretto di Eyüp in nome di un sahaba/compagno del profeta Muhammad, è quello su cui vi sono più dubbi, in quanto diversi storici sostengono che si trattò di un blocco navale più di un vero e proprio assedio. In ogni caso i Bizantini riuscirono a passare indenni sia la minaccia Araba che quella persiana, cadendo però sotto i colpi della Chiesa romana. Nel 1204 vi fu infatti la Quarta Crociata, momento fondamentale tanto per la storia di Costantinopoli quanto per quella dell’intero Mediterraneo. Fu in quella data che una spedizione crociata partita da Venezia decise di dirigersi verso la capitale bizantina, riuscendo a vincere l’assedio ed a metterla a ferro e fuoco, tanto che dopo tale avvenimento venne persino fondato l’Impero latino di Costantinopoli, rimasto attivo sino al 1261, anno in cui l’esercito di Michele VIII Paleologo, comandato da Alessio Strategopulo, riprese il dominio della città.

Fatih, il Conquistatore

Nel 1453 Costantinopoli venne conquistata da Mehmed II Fatih, ovvero “Il Conquistatore” che cambierà per sempre la storia della città e, nello specifico, di questo distretto. Il nome “Fatih” è dovuto infatti alla Moschea di Fatih, primo complesso turco-islamico ad essere costruito nelle mura cittadine; per via della posizione strategica nei pressi della Edirnekapı, ovvero la Porta di Edirne, tale edificio portò ricchezza ed abbondanza nella zona, al punto l’area venne popolata in brevissimo tempo di turchi e vennero costruite molte altre madrase e moschee. A partire dal 18° secolo, anche a causa di diversi incendi e terremoti, la città ha iniziato ad allargarsi sempre di più anche al di fuori di Fatih, sviluppandosi sempre di più ma perdendo in parte la sua anima fatta di palazzi e strade di legno.

Fatih

Per via della sua storia, Fatih è nettamente fra i distretti più visitati di Istanbul, corrispondendo de facto all’antica Costantinopoli.

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