Bolgar, la capitale della Bulgaria del Volga

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Bolgar è una città ormai decaduta ma estremamente interessante per comprendere l’evoluzione della Russia da turca a slava

Le parole di Ibn Battuta

“Avendo udito parlare della città di Bulghar, che si trovava a soli dieci giorni di cammino dal campo del sultano, volevo andare a vedere [se era vero] quanto si diceva sull’estrema brevità della notte – o del giorno, nella stagione opposta.”

Ibn Battuta

Bolgar, capitale della Bulgaria del Volga

Presso i territori dell’odierna Bolgar sono stati rinvenuti resti che risalirebbero addirittura al Neolitico, tuttavia la prima cultura in grado di lasciare un impatto stabile sarà quella Imenkovsk, conquistata poi dai Proto-bulgari. Questi giunsero qui a seguito del crollo del secondo Khanato Göktürk, riuscendo grazie al loro leader, Kubrat, ad imporsi nelle steppe pontico-caspiche. Tale regno non riuscirà ad imporsi a lungo, subendo una pressione sempre più forte ad Est da parte dei Cazari che nel 668 ne distruggeranno l’esercito, costringendo i Proto-bulgari ad emigrare nelle regioni dell’allora Idel-Ural. Qui, sulla riva del Volga, a circa 30km dalla confluenza con l’affluente Kama, nacque Bolgar, destinata a divenire la capitale della Bulgaria del Volga.

Bolgar

Qui i Bulgari crebbero in potenza, riuscendo in circa un secolo a smarcarsi dal dominio cazaro ed iniziando a far valere il proprio potere sulla regione. Nel 922 Almış, sovrano bulgaro, si convertirà all’Islam, trovando subito un valido alleato in Baghdad che, non a caso, gli inviò Ibn Fadlan, allora esperto di diritto islamico che divenne poi celebre proprio per questo suo viaggio. Da notare che tale evento anticiperà di circa 60 anni la cristianizzazione dei Rus di Kiev, anche se è molto complicato stabilire con esattezza quando si completò quest’ultima. Rinforzati dalla nuova fede, i Bulgari si imposero sempre di più come protettori del commercio locale, stringendo accordi sempre più fitti tanto con Costantinopoli quanto con Baghdad e contribuendo così alla salvezza di quest’ultimo durante le Crociate.

L’Orda d’oro, Berke ed il declino

Già a partire dall’11° secolo, Bolgar subirà diversi raid da parte dei Rus, tanto che i Bulgari sposteranno la propria capitale nella vicina Bilär. Il nemico più grande, però, saranno come sempre i mongoli che qui giungeranno nel 1223. Anche se i Bulgari vinsero il primo scontro, ciò non basterà a fermare l’esercito di Gengis Khan, che nel 1236 tornerà conquistando in breve tempo tutte le città della Bulgaria del Volga e vendendo come schiavi gran parte dei suoi abitanti. Sotto i mongoli questi territori entreranno a far parte dell’Orda d’oro, tuttavia, da questo momento in avanti, sarà Kazan ad emergere come centro della regione, portando Bolgar sempre più ai margini del reale potere.

Bolgar

Le cose saranno minimamente ribaltate dalla conversione all’Islam di Berke, nipote di Gengis Khan e, dal 1257 al 1266, signore dell’Orda d’oro. Quest’ultimo è noto soprattutto per aver bloccato gli Ilkhanidi dai loro intenti distruttivi, tuttavia grazie alla sua influenza, Bolgar vedrà comunque rallentare il proprio declino, tanto da assistere persino alla costruzione di diversi palazzi. Il successivo incontro con Tamerlano e con i principi del Volga ne segnerà comunque la fine, tanto che nel 1431 il voivoda di Basilio II, Fyodor Paletsky, la raderà definitivamente al suolo.

Bolgar russa

Con la conquista del Khanato di Kazan del 1552, l’area su cui sorgeva Bolgar passerà definitivamente in mano russa, rimanendo a lungo un luogo devastato ma estremamente carico di memoria; si dice infatti che sia lo zar Pietro il Grande che Caterina la grande si recassero qui proprio per osservarne le rovine e riflettere.

Bolgar

Nel 1781 verrà fondata qui la città di Spassk, rinominata Kuybyshev durante il periodo sovietico; da segnalare che, in quel momento storico, i Tatari, vista l’impossibilità di recarsi a Mecca, effettuavano qui un piccolo pellegrinaggio. la città ha recuperato la sua antica denominazione. Oggi ha meno di 9’000 abitanti.

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