Feodosia, il porto ligure in Crimea

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Durante i suoi viaggi Ibn Battuta toccherà anche Feodosia, conosciuta anticamente con il nome di Caffa, una delle più grandi e ricche colonie genovesi sul Mar nero

Le parole di Ibn Battuta

“Al Kafa, una grandissima città che sorge in riva al mare; gli abitanti sono cristiani in gran parte genovesi con un loro emiro di nome al Damadir [Demetrio?], ma noi trovammo alloggio nella moschea dei musulmani.”

Ibn Battuta

Dalle origini all’arrivo dei genovesi

La città nacque nel 6° secolo a.C. per mano di alcuni greci di di Mileto che qui fondarono una colonia in grado di sfruttare i vasti terreni fertili della zona. Nel 4° secolo sarà rasa al suolo dagli Unni, passando poi sotto l’influenza dei Cazari e dell’Impero bizantino.

Feodosia

Verrà poi posta sotto il giogo dei Cumani, finendo per diventare parte dei possedimenti dei possedimenti dei mongoli di Gengis Khan e, nello specifico, dell’Orda d’oro. Sarà all’incirca in questo periodo che faranno la loro comparsa i genovesi.

Caffa, culònia zeneize intu Mâ Neigru

Alla fine del 13° secolo i liguri acquisteranno la città da Mengu Timur, allora khan della già citata orda. L’insediamento verrà ribattezzato “Caffa”, diventando in pochissimo tempo uno dei gioielli coloniali genovesi, imponendosi ben presto come una delle città più importanti della Gazaria, la parte di Crimea in mano zeneize. Saranno in molti coloro che, durante i circa 200 anni di presenza italica, proveranno a sottrarla ai loro signori, tanto che gli abitanti si ritroveranno sia a bruciarla, per non lasciarla in mani nemiche, sia a dover affrontare la prima guerra batteriologica.

Feodosia

Gani Bek, il figlio di Öz Beg, userà infatti le catapulte per lanciare qui alcuni cadaveri affetti dalla peste bubbonica, scatenando così l’epidemia che devasterà l’Europa. Nel 1475 Caffa verrà conquistata dall’Impero ottomano; va detto che la città già dalla caduta di Costantinopoli aveva perso d’importanza, tanto che tecnicamente non apparteneva più a Genova ma al Banco di San Giorgio.

Dagli ottomani ad oggi

Nel 1783 passò in mano russa assieme al resto della Crimea, venendo ribattezzata Feodosia nel 1802. Durante la Seconda guerra mondiale la città sarà occupata dalle forze naziste che si adopereranno ad uccidere tutti gli ebrei del posto, forti anche del sostegno dei Tatari, che in quel momento vedevano nei sovietici il loro più grande nemico; purtroppo gli stessi Tatari subiranno poco dopo trattamenti molto simili per ordine di Stalin.

Feodosia

Con la caduta dell’Unione sovietica, si ritrovò in Ucraina ma, a seguito degli interventi bellici di Mosca, si può dire de facto in territorio russo.

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