“Esilio dalla Siria” di Shady Hamadi

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“Esilio dalla Siria” è un libro estremamente vero, umano e profondo che saprà darci degli strumenti in più per comprendere ciò che avviene nel paese di Damasco, mostrandoci con estrema forza ed impatto sia la storia locale sia la condizione di esiliato.

Esilio dalla Siria

Che fine hanno fatto la Siria, la sua rivoluzione e il popolo siriano? Shady Hamadi torna a raccontare una terra di cui si parla spesso in modo superficiale, mentre continua il suo impervio percorso di pacificazione. Attraverso il suo personale esilio e il racconto della sofferenza di un popolo che sta conducendo una lotta quotidiana contro l’indifferenza, Hamadi affronta temi fondamentali come identità, integralismo, rapporto tra le religioni, libertà e lotta contro la dittatura.

esilio dalla Siria

Ricordi, incontri, riflessioni sulla società siriana si alternano in questo volume che «vuole essere un ambasciatore capace di arrivare a tutti coloro che sono confusi dal tanto rumore che si fa quando si parla di terrorismo e mondo arabo». La morte di Mustafa, inghiottito nelle carceri del regime siriano; il viaggio di Samer, un borsellino per bagaglio e tanta determinazione; il ragazzo dell’ospedale di Tripoli pronto a uscire per combattere con un braccio solo; il confronto con gli attivisti della società civile e con la gente di tutti i giorni, puntellano una narrazione che dà volto e dignità alla Siria e a un popolo che vuole l’emancipazione dalla dittatura e dal fondamentalismo, sotto lo sguardo disinteressato (o forse troppo interessato e per questo muto) dell’occidente.

La condizione dell’esiliato

“Io non ho mai vissuto un giorno sotto le bombe, non conosco il ronzio che fanno prima di colpire, di uccidere. Non ho sofferto la fame, la sete, né ho mai vissuto nella tenda di un campo profughi. Però conosco quello che prova chi vive un dramma dall’esterno. È come assistere impotenti alla morte della propria madre. Questa è la sensazione che più rappresenta quello che voglio descrivervi. Conosco la sofferenza dell’esilio, perché ci sono nato.”

“Esilio dalla Siria” di Shady Hamadi

Sono personalmente rimasto molto colpito da questa frase, punto focale del libro e, non a caso, riportata persino sul retro della copertina. “Esilio dalla Siria” analizza infatti la questione siriana non con gli occhi di un autoctono presente sul campo, ma come chi, appunto, vive nella condizione di esiliato. Tale “status”, comune a moltissimi ragazzi e ragazze in Europa, è, in un certo senso, uno dei più infami in quanto chi è effettivamente in esilio lo è da “un male” che, inevitabilmente, ancora opprime coloro non sono riusciti a compiere il grande balzo, lasciando all’esiliato anche quel sottile ma permeante aria di “estraneo”.

esilio dalla Siria
Shady Hamadi

Tale punto di vista sarà sempre più inevitabile e necessario da comprendere, in quanto l’Europa ed il resto del “mondo occidentale” sono destinate ad essere incluse in questa storia e ciò sia su un piano migratorio che geopolitico. Shady Hamadi ce lo ripete infatti più volte nel testo: i siriani, potessero, starebbero a casa loro e molti di loro sono tanto innamorati della propria Siria da tornarvi anche sotto le bombe.

Storia della Siria e della sua rivoluzione

Il libro (pubblicato nel 2016) oltre ad essere un testo potente in termini di pensiero ed aneddoti, è anche estremamente prezioso per una panoramica chiara e sintetizzata di gran parte di ciò che sta avvenendo in Siria. Personalmente devo ammettere di non aver mai approfondito particolarmente la storia siriana (eccezion fatta per gli articoli di Ibn Battuta sulle città siriane) e di conseguenza è stata una vera e propria immersione anche a livello storico.

Il testo, infatti, non si limita a raccontarci delle dinamiche in corso nella rivoluzione, ma scava anche in quelli che sono stati gli eventi che hanno portato a tutto questo, risultando quindi ancor più completo e prezioso. “Esilio dalla Siria” è un libro estremamente vero, umano e profondo che saprà darci degli strumenti in più per comprendere ciò che avviene nel paese di Damasco, mostrandoci con estrema forza ed impatto sia la storia locale sia la condizione di esiliato.

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