Il Muhtar, un’istituzione ottomana nella Turchia contemporanea

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Leggendo Yaşar Kemal è impossibile non rimanere colpiti dalla figura del muhtar, carica risalente all’Impero ottomano ma tutt’oggi attiva nella Repubblica di Turchia

Fondamentale premessa

Facendo l’articolo, ho scoperto che nel corso del tempo sono stati applicati moltissimi cambi e variazioni alle leggi di cui vi sto per parlare. Ho provato il più possibile a raccontare la situazione attuale, ma questo testo non va ovviamente osservato in termini giuridici quanto più culturali, storici ed antropologici.

Sulle orme di Yaşar Kemal

“Al di là della montagna” di Yaşar Kemal è stato per me una vera e propria rivelazione, un testo in grado di svelare moltissimi ed affascinanti aspetti della Turchia contemporanea, fra cui la figura del Muhtar. Quest’ultimo giocherà un ruolo decisivo ne “La trilogia della montagna”, andando a rappresentare l’antico potere nobiliare, deciso più che mai a mantenere il suo potere sui villici, costi quel che costi.

Al di là della montagna

La cosa straordinaria ed affascinante è che il libro di Kemal era ambientato negli anni “60 del secolo scorso e che tale carica dovrebbe tutt’oggi far parte del sistema amministrativo turco, in modo non dissimile da quello visto nel romanzo.

La costituzione del 1924

Per scoprire meglio il tutto, però, dobbiamo fare un enorme salto indietro nel tempo, tornando sino al 1924, momento decisivo per le sorti della Repubblica di Turchia. In quell’anno verrà infatti approvato il Trattato di Losanna, si risolverà definitivamente la disputa riguardante Mosul e, ancora più importante, verrà definitivamente abolito il Califfato ottomano.

Muhtar

Tale evento avrà ovviamente un incredibile effetto domino su tutto il mondo turco, spingendolo de facto ad una rinascita sotto qualsiasi aspetto. Proprio per far fronte a tali avvenimenti, il 24 aprile di quello stesso anno verrà resa pubblica la nuova costituzione turca, che aggiornava quella decisamente scarna del 1921 (appena 23 articoli) fornendo le basi della legislazione turca, riveduta poi nel 1961 e nel 1982.

Il muhtar e la “Legge del villaggio”

I desideri iniziali di Atatürk erano senza alcun ombra di dubbio quelli di riformare tutto da cima a fondo, ma, come ipotizzabile, è davvero complicato completare un piano del genere e vi sono elementi che, inevitabilmente, sono destinati a rimanere uguali a sé stessi. Impossibile non vedere allora nella “Legge del villaggio”, in turco “Köy Kanunu”, moltissimi elementi del passato che rendono ancora oggi la figura del muhtar e dei villaggi decisamente caratteristici.

Al di là della montagna

Secondo tale legge, infatti, il muhtar si pone come figura intermedia fra la politica nazionale e quella locale, andando in un certo senso a rappresentare la funzione del “sindaco di paese” italiano (che nei villaggi turchi è assente), ma con alcune differenze molto particolari. Ad esempio, il muhtar non può essere in alcun modo affiliato ad un partito politico, inoltre quest’ultimo deve costantemente confrontarsi con i membri del “Consiglio del villaggio”, composto da alcuni membri eletti (assieme al Muhtar) ogni 5 anni ed alcuni membri anziani che godono di una posizione permanente in suddetto consiglio. Oltre a rappresentare i cittadini davanti al governo, egli ha anche diversi ruoli in base all’area che rappresenta; i muhtar dei villaggi, ad esempio, si occupano anche di: salute, istruzione, sicurezza, viabilità ed annunci pubblici, mentre quelli delle periferie hanno incarichi perlopiù amministrativo-burocratici.

L’İmece, l’arma in più dei villaggi turchi

Il muhtar si pone come garante del benessere collettivo della comunità e, per questo, fra le sue facoltà vi è quello di invocare ed utilizzare l’İmece. Quest’ultima è una forma di lavoro collettivo che serve a far fronte alle mancanze economiche e/o materiali davanti ad un indubbio vantaggio e/o necessità dei villici e, nello specifico, può essere impiegato in diverse occasioni fra cui: la costruzione di un edificio fondamentale (ex. scuola/moschea), la pulizia delle strade, delle grandi riparazioni, lavori caritatevoli e persino l’organizzazione di una festa nuziale.

Muhtar

L’İmece, peraltro, può essere anche uno sforzo di natura economica, come ad esempio delle raccolte fondi per la costruzione di nuovi edifici nel villaggio e/o anche una semplice carità. È molto importante ricordare che l’İmece è tendenzialmente libero ma vi sono casi in cui può essere applicato senza il consenso di tutti gli abitanti. Sembra che tale sistema sia stato una delle fondamenta per servizi quali crowfunding e crowsourcing che si basano proprio su propositi affini. Un dettaglio fondamentale è che il muhtar può essere rovesciato dal governo qualora non si dimostri efficiente nei confronti della sua gente, allontanando il rischio di un’esagerata inefficienza.

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