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Avendo letto “Al di là della montagna” di Kemal, volevo più che mai approfondire la Çukurova, mitica “terra promessa” del libro; le scoperte sono state strabilianti
Storia della Çukurova
La Çukurova è stata da sempre una delle piane più fertili dell’Anatolia, tanto che i primi reperti risalgono addirittura al 6’000 a.C. . Anticamente conosciuta con il nome di Cilicia Pedias, ovvero Cilicia piana, fu in grado di attirare le attenzioni di ogni impero che gli si pose davanti, fornendo anche una preziosissima culla per il cristianesimo; non a caso l’antica capitale della regione è Tarso, luogo associato più che mai a San Paolo, originario proprio di questo luogo. Con l’arrivo del Medioevo si trasformò in uno dei campi battaglia d’elezione fra forze arabe e bizantine, andando poi a formare, dal 1080 al 1375, il Regno armeno di Cilicia.

Pur non essendo originari della zona, gli armeni avevano inziato ad abitare queste aree sin dal I secolo a.C., riuscendo anche a creare un dominio autonomo grazie all’arrivo di Tigrane il Grande. Il nuovo regno tuttavia riuscì a bloccare gli Arabi ma non i turchi che, giunti con i Selgiuchidi, nel corso del 14° secolo riuscirono ad insediarsi sempre di più nella regione, coadiuvando il tutto con le conquiste militari. Sotto gli ottomani, in queste terre vivranno a lungo gli Yörük, genti nomadi turche verso le quali la Sublime Porta adottò una forte politica di sedentarizzazione, tanto che oggi in tutta la Turchia sono meno di 1 milione. La svolta all’economia locale, tuttavia, venne data dalle guerre ottomano-egiziane.
Granaio di Turchia
Con la Convenzione di Kütahya, tali terre rimasero sotto il controllo egiziano e Ibrahim Paşa poté mettere in pratica le nuove scoperte fatte in ambito agricolo. A partire da quel momento, infatti, venne introdotta la produzione industriale del cotone che, anche per via del suo incredibile pregio, si trasformò nel polo economico della regione. Non a caso anche ne “Al di là della montagna” di Yaşar Kemal vediamo qui radunarsi migliaia di contadini provenienti dai monti del Tauro, che proprio qui si recavano per la raccolta della preziosa fibra.

Tuttavia il cotone non è l’unico bene che viene prodotto nella Çukurova, anzi, tale piana è considerata fra le più fertili al mondo, tanto da poter produrre ben 3 raccolti l’anno e variando su moltissime piante e vegetali. Da sola produce infatti la metà di tutti gli agrumi turchi e gran parte della soia, arachidi e mais; basti dire tuttavia che gli unici prodotti turchi che proprio non vi crescono sono: nocciole, tabacco e tè. La zona intorno ad Anamur è poi la più particolare dell’area, in quanto v’è un clima tropicale e vi si coltivano anche banane, kiwi, mango ed altri frutti affini.
Non solo verde
La straordinarietà del luogo è nell’essere in grado di diversificare più che mai la sua produzione ed infatti l’agricoltura non è l’unica ricchezza della Çukurova. Essa infatti si attesta come la seconda regione per produzione di miele dopo Muğla e fra le più rinomate e ricche per la pesca, praticata sia in acquacoltura che in mare.

Inoltre, come se non bastasse, la Çukurova gode di alcune delle cave più preziose ed interessanti dell’Anatolia, fra cui alcune di: zinco, piombo, calcare e pomice; quest’ultimo, in particolare, va a coprire da solo il 14% di tutta la produzione turca.
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