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3 libri incredibili per scoprire il Libano, uno dei paesi più affascinanti e particolari al mondo
Piccola ma doverosa premessa
Questa non è un classifica ma un suggerimento a chi dovesse approcciarsi per la prima volta a questi paesi ed a queste aree del mondo ed è legata anche al gusto personale dell’autore. Mettere solo 3 opere (rischiando così di lasciar fuori interi paesi) è stata una scelta ben precisa dovuta a qualcosa che spesso ci si dimentica: i libri non sono gratis. Il nostro intento è quello di fornire a principianti ed esperti 3 titoli effettivamente “irrinunciabili”, che possano così permettergli di godersi un buon testo e/o scoprire qualcosa di nuovo, permettendogli di fare solo spese “azzeccate”.

Avete degli “imperdibili” diversi? Siamo curiosissimi di conoscerli, a breve inizieremo delle dirette di 30 minuti/1 ora proprio partendo da queste liste; rimanete collegati per ricevere novità. Vi lasciamo alla lista, buone letture.
“L’infelicità araba” di Samir Kassir
«Questo libro-manifesto porta in sé la forza di un testamento e la forza visionaria di un inizio. Nel drammatico amalgama tra fine individuale e inizio collettivo, Samir Kassir condensa il suo percorso di avvicinamento a una nuova Rinascita araba, che difenda la modernità e che rilegga la cultura araba contemporanea con spirito critico rinnovato. Il testamento, che ridisegna l’immagine dell’intellettuale, definendolo una coscienza libera da tutti i vincoli che non siano l’impegno per la libertà e la difesa della verità cosí come l’intellettuale se la rappresenta. E l’inizio, che ha coniato grandi modelli che ci chiedono di essere oltrepassati e perfezionati, perché devono essere portati a maturazione da un lavoro storico-culturale che si metta all’opera per rompere il cerchio dell’infelicità araba. È per questo che il lettore sente di essere davanti a un grido che chiede libertà e democrazia. A lanciarlo è un giornalista che vive gli eventi. A fargli assumere forma è uno storico che elabora la memoria. E in questa fusione si afferma l’unicità di Samir Kassir».
Elias Khoury

Un libro illuminante, in grado di portare il lettore a riflessioni profonde e ragionamenti a 360° sul mondo arabo e sulla figura de “l’intellettuale”. Il testo di Kassir, in particolare, prova a risolvere un grande dilemma di questo secolo: “l’infelicità araba”. A partire dal colonialismo, infatti, il mondo arabo è rimasto sempre succube di altre potenze straniere, andando via via a smarrire la fiducia in sé e rifugiandosi in follie. Il grande intellettuale si troverà infatti a criticare tanto il copiare pedestremente un passato lontano quanto voler assomigliare a tutti i costi al mondo europeo. Occorre, invece, si guardare il passato, ma andandone a ricercare lo spirito ed i valori, unico vero traino alla perduta grandezza.
“Origini” di Amin Maalouf
Dopo la scomparsa del padre in Libano, Maalouf riceve a Parigi una cassa colma di documenti di famiglia che risalgono ai bisnonni paterni. Un’occasione per tornare con la memoria e con i dati a disposizione alla complessa storia delle generazioni che lo hanno preceduto. Tra contadini radicati nella sapienza originaria della terra, predicatori fondamentalisti, patrioti in lotta contro l’impero ottomano, uomini e donne impegnati a sopravvivere ma anche a realizzare i loro desideri di emancipazione dai pregiudizi di una cultura rigidamente tradizionale, si compone una grandiosa saga familiare.

Un grande romanzo in grado di farvi viaggiare alla fine dell’800 libanese, periodo spesso dimenticato ma che pose le basi per il paese di oggi. In questo testo, infatti, Maalouf compirà un vero e proprio viaggio alla scoperta dei suoi avi, muovendosi tanto del Libano, quanto in quelle del nuovo mondo. Non a caso, uno degli elementi più interessanti di tutta l’opera è proprio la migrazione per le Americhe, luogo in cui le comunità arabe prosperarono e si fusero più che mai con il tessuto sociale locale. Un romanzo molto affascinante, specie se volete scoprire qualche lato meno noto di questo incredibile paese.
“Un taxi per Beirut” di Ghada Samman
In un taxi collettivo preso a Damasco, cominciano le avventure di un gruppo di occasionali compagni di viaggio che arrivano in una Beirut in cui sono ormai chiari i segni della guerra civile. Nel mare delle preoccupazioni quotidiane, un uomo ed una donna si aggirano per la capitale libanese, ciascuno in preda alle proprie fobie, aspirazioni e frustrazioni troppo a lungo represse.

Il libro che più di tutti ci mostra cosa fosse Beirut poco prima della guerra civile. “Un taxi per Beirut” uscì infatti appena pochi mesi prima dello scoppio del conflitto, mostrando perfettamente il clima che si respirava in città, ormai più simile a Sodoma. Nel testo ci verrà infatti mostrata una città estremamente corrotta ed affascinata dal sesso, in cui i valori di chi vi entra paiono sprofondare passo dopo passo. Un’opera imperdibile per ogni appassionato del Libano e di questa città
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