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Hormuz, una piccola isola che ha saputo dire il suo nella storia, tanto che ancora oggi il famoso stretto porta il suo nome
Le parole di Ibn Battuta
“Grande e molto bella, Jarawan ospita mercati pieni di gente, oltre a fungere da emporio per l’India e per il Sind e da punto di spedizione delle merci verso i due Iraq, il Fars ed il Khorasan. È anche la residenza del sultano.”
Ibn Battuta
Dalla terraferma al mare
Originariamente Hormuz, conosciuta dai greci con il nome di Organa e dagli Arabi con quello di Jarwan, era una città sulla costa persiana ma, con l’arrivo dei turchi e dei mongoli, i cittadini furono costretti a fuggire. Il regnante locale temeva infatti sia i tributi che la violenza dei nuovi invasori e per questo spostò la propria residenza sulla vicina isola. In brevissimo tempo venne formato un nuovo insediamento, il quale assunse lo stesso nome della città sulla terraferma, ormai sempre più disabitata.

L’isola, tuttavia, non offre grandi riserve d’acqua e/o alimentari e ciò spinse gli abitanti a sfruttare la sua fondamentale peculiarità: la posizione. Quest’ultima portò infatti gli abitanti a specializzarsi nel commercio e nel mare, trasformando quel piccolo atollo in una potenza temibile e decisiva per il passaggio delle merci indiane.
I portoghesi ed il declino
Nel 1505 attirò le mire dell’Impero portoghese, deciso più che mai a conquistare un porto che gli potesse assicurare una solida difesa dei propri commerci; quest’ultimo inviò il famoso Afonso de Albuquerque, che nel 1507 la conquistò trasformandola in uno dei più solidi domini lusitani d’Oriente. Hormuz infatti mantenuta per ben 115, resistendo anche ad un assalto del leggendario ammiraglio ottomano Piri Reis; tuttavia, nel 1622 tornò a legarsi alla terraferma grazie agli sforzi combinati di India e Persia.

Shah Abbas, però non era particolarmente interessato a svilupparne le potenzialità, anche perché la città di Bandar Abbas, sulla costa, forniva molte più garanzie in termini di controllo e fedeltà; di conseguenza l’isola di Hormuz perse molto rapidamente importanza, rimanendo un piccolo centro di esportazione nello stretto a cui da il nome. Nel 19° secolo passò brevemente sotto l’amministrazione dell’Oman, tornando poi all’Iran, di cui fa tutt’oggi parte.
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