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Continua la nostra serie dedicata a 3 libri “imperdibili”, questa settimana tocca all’Egitto con: Mahfuz, Al Aswani e Tawfiq
Piccola ma doverosa premessa
Questa non è un classifica ma un suggerimento a chi dovesse approcciarsi per la prima volta a questi paesi ed a queste aree del mondo ed è legata anche al gusto personale dell’autore. Mettere solo 3 opere (rischiando così di lasciar fuori interi paesi) è stata una scelta ben precisa dovuta a qualcosa che spesso ci si dimentica: i libri non sono gratis. Il nostro intento è quello di fornire a principianti ed esperti 3 titoli effettivamente “irrinunciabili”, che possano così permettergli di godersi un buon testo e/o scoprire qualcosa di nuovo, permettendogli di fare solo spese “azzeccate”.

Avete degli “imperdibili” diversi? Siamo curiosissimi di conoscerli, a breve inizieremo delle dirette di 30 minuti/1 ora proprio partendo da queste liste; rimanete collegati per ricevere novità. Vi lasciamo alla lista, buone letture.
“Il nostro quartiere” di Nagib Mahfuz
Le cronache di un quartiere raccontate attraverso la quotidianità dei suoi abitanti: la realtà e le fantasie di un mondo in cui si compenetrano gli arcani della tradizione orientale e il sottile fascino della civiltà europea. Realtà come raffigurazione degli eventi che scandiscono la vita del rione (i suoni e gli afrori delle stradicciole, le vedute carpite dalle finestre, gli oggetti, le dicerie e i sentimenti), e fantasia come strumento di conoscenza delle forme e delle essenze che compongono, e infinitamente ripetono, il ciclo nascita, vita e morte.

Mahfuz è un mostro sacro e ciascuno dei suoi libri potrebbe essere considerato un meraviglioso affresco sull’Egitto, questo però, vede il quartiere di Gamaleya, cuore pulsante del Cairo, come protagonista ed era impossibile non metterlo. Inoltre il testo, grazie alla sua particolare struttura, è estremamente scorrevole e vario, permettendo al lettore di scoprire a 360° l’animo egiziano. Un must per tutti gli amanti di questo paese e, in generale, della letteratura.
“Palazzo Yacoubian” di ‘Ala Al Aswani
Costruito negli anni trenta da un miliardario armeno, Palazzo Yacoubian contiene in sé tutto ciò che l’Egitto era ed è diventato nei settantacinque anni da quando l’edificio è sorto in uno dei viali del centro. Dal devoto e ortodosso figlio del portiere che vuole entrare in polizia, ma che finirà ad ingrassare le già folte file islamiste, alla sua fidanzata, vittima delle angherie dei padroni; dai poveri che vivono sul tetto dell’edificio e sognano una vita più agiata, al gaudente signore aristocratico, poco timorato di Dio e nostalgico dei tempi di re Faruk; dall’intellettuale gay con la passione per gli uomini nubiani, che vive i suoi amori proibiti nemmeno troppo clandestinamente, all’uomo d’affari senza scrupoli del pianterreno che vuole entrare in politica. Ciascuno di questi personaggi si ritroverà a compiere delle scelte; quale sia l’esito starà al lettore deciderlo.

Il miglior libro del miglior scrittore egiziano del nuovo millennio. Basterebbe questa frase a spiegare la presenza di “Palazzo Yacoubian” in questa lista, un testo che ha saputo raccontare meglio di qualsiasi altro gli anni “00 in Egitto. Tale periodo è cruciale per il nostro presente, in quanto furono gettate lì le basi delle “Primavere arabe“, ultimo grande momento di riscossa per il Sud del Mediterraneo. Sarà proprio con il governo Mubarak, infatti, che gli egiziani compresero per la prima volta l’immobilismo che circondava il proprio paese, tanto che il libro stesso può essere letto come una sorta “lotta all’immobilità”, che afferra i cittadini come sabbie mobili. Interessante, inoltre, il modo in cui Al Aswani racconta la radicalizzazione di un futuro terrorista, tema molto attuale quando venne pubblicato il tetso (2002) ed ancor di più oggi.
“Utopia” di Ahmed Khaled Tawfiq
Un triste resoconto futurista della società egiziana nell’anno 2023, Utopia porta i lettori in un viaggio agghiacciante oltre le comunità chiuse della costa settentrionale, dove i ricchi sono isolati dalla desolazione della vita fuori dalle mura. Quando un giovane uomo e una ragazza scappano da questa bolla di benessere per poter vedere da soli le vite dei loro poveri egiziani, si trovano di fronte ad un mondo che non avevano immaginato possibile.

Probabilmente il miglior romanzo egiziano letto quest’anno. Utopia è un viaggio nell’Egitto che potrebbe essere e che tutti hanno paura ad immaginare ma che è ad un passo dal compiersi. Un libro estremamente scorrevole, con personaggi caratterizzati in maniera incredibile ed una carica di emozioni pronta ad esplodere pagina dopo pagina. Ho riflettuto a lungo su cui poteva accompagnare “i due intoccabili”, ma francamente farei fatica ad immaginare un testo migliore di questo. Colgo anche l’occasione per ringraziare ancora una volta la traduttrice Barbara Benini, di cui trovate un’intervista sul sito, per il graditissimo e preziosissimo regalo.
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