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Fra tutte le città dello Yemen, Sana’a è senza dubbio quella che ha saputo riemergere sempre, rappresentando a buon titolo l’anima del paese
Le parole di Ibn Battuta
“Rimasto qualche giorno ospite del sultano dello Yemen, che mi trattò con gran riguardo e mi regalò un cavallo, proseguì il mio viaggio per l’antica capitale del paese, Sana’a; una grande città ben costruita, con edifici di mattoni e gesso, molti alberi, frutti e campi coltivati, ove il clima è temperato e l’acqua eccellente.”
Ibn Battuta
Origini sabee
Secondo il mito, il nome di Sana’a deriverebbe da Sam, il figlio di Noè e capostipite di tutti i popoli semiti; alcune ricerche, tuttavia, hanno evidenziato come potrebbe invece derivare dal termine sabeo per “ben fortificato”. Proprio a quest’ultime si legherebbe la storia stessa della città, la quale fu la terza capitale del leggendario regno di Saba, acquisendo sin da quel momento invidiabile nomea. In quel periodo, infatti, Sana’a divenne uno dei centri più importanti al mondo, nonché patria del primo castello mai progettato dal genio umano, qui costruito nel I secolo a.C. .

Con la vittoria degli Himyariti, la città perderà gradualmente d’importanza, restando tuttavia fra i centri più celebri di tutta l’area ed alternandosi con Ma’rib quale centro del potere locale.
L’arrivo dell’Islam
Secondo la tradizione, il Profeta inviò Ali ibn Talib, suo genero, a far conoscere l’Islam a Sana’a e l’impatto fu tanto forte, che quest’ultima si convertì completamente in un solo giorno, diventando uno dei centri dell’Islam nella Penisola arabica. Dall’ottavo all’undicesimo secolo, Sana’a si contraddistinse per fascino, bellezza e prosperità, tanto che fu incredibilmente elogiata da poeti, viaggiatori e persino teologi, che non poterono chiuder bocca di fronte a cotanta magnificenza.

Dal 1062 venne conquistata dai Sulayhidi, che tuttavia, spostando la propria capitale a Jibla, ne cederanno presto il controllo ai Banu Hamdan. L’arrivo di Turan-Shah, fratello di Saladino, porterà l’intero Yemen sotto la dinastia ayyubide la quale, però, sposterà la capitale dello Yemen a Ta’izz ed il centro di produzione ad Aden. Ciò indebolirà molto Sana’a, che nel corso del tempo si ritroverà a subire passivamente i cambiamenti politici in corso nel paese, passando così sotto Rasulidi, Tahiridi e Mamelucchi.
Dagli ottomani ad oggi
Nel 1538 l’Impero ottomano entrò in Yemen e nel 1547 Özdemir Pasha conquistò Sana’a, potenziandone subito difese e rotte mercantili. Tuttavia nel 1629 le truppe della Sublime Porta furono costrette a ritirarsi a causa della guerriglia messa in atto dagli imam zayditi, i quali otterranno il controllo dello Yemen sino al 19° secolo. Nel 1835 le truppe ottomane torneranno però alla carica, riuscendo, nel 1872, a conquistare definitivamente lo Yemen.

Con l’indebolimento della Sublime Porta, nel 1904 presero ancora una volta il potere gli imam zayditi che qui porteranno avanti una politica di isolamento estremo volto a confermare il proprio status nella regione. Con la salita al trono di Ahmad ibn Yahya, la capitale sarà ancora una volta spostata a Ta’izz, trovandosi così ancora una volta a seguir passivamente le sorti del proprio paese. Sana’a passerà così sotto lo Yemen del Nord, tornando però ad essere capitale dello Yemen unificato il 22 maggio 1990.
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