Mosul, l’antica Ninive

This article is also available in: English

Una città più antica della storia stessa; Mosul, conosciuta prima con il nome di Ninive, è senza alcun ombra di dubbio uno dei luoghi più affascinanti della terra, fondata dagli Assiri e da loro abitata ancora oggi

Le parole di Ibn Battuta

“D’antica origine ed opulenta, Mosul possiede un’imponente cittadella che gode fama d’inespugnabilità, la cosiddetta al-Hadba (la Gobbuta), dotata di alte torri ed una solida muraglia. […]

Non ho mai visto nulla di simile in nessun altro posto al mondo se non a Delhi, la capitale del re dell’India!

Ibn Battuta

Capitale dell’Assiria

Per trattare di Mosul, è necessario prima parlare di Ninive, l’antica capitale dell’Impero assiro divenuta oggi un sobborgo della prima. I resti più antichi di quest’ultima risalgono infatti al 6000 a.C., rendendola uno dei centri abitati più antichi dell’intera storia umana. Sotto il sovrano amorreo Shamshi Adad I divenne un’importantissimo centro di culto della dea Ishtar; sarà però sotto il sovrano Sennacherib che la città diverrà capitale d’Assiria, iniziando una serie di opere pubbliche che le permetteranno di eclissare Babilonia. Non a caso un numero sempre maggiore di studiosi tende a pensare che i leggendari Giardini pensili di Babilonia si trovassero in realtà proprio a Ninive.

mosul
Ninive

Tanto fu l’opulenza e la grandiosità di tale insediamento, che, secondo la Bibbia ed il Corano, il profeta Giona qui si recò a seguito della sua famosa avventura con la balena. Particolarità decisiva nell’episodio coranico è che gli abitanti di Ninive furono gli unici a seguire il messo di Dio e sfuggire così al Divino Castigo. Tuttavia grandi ricchezze portano sempre grandi problemi e lo stesso fu per questa grande città che fu erosa da continue guerre civili, le quali fornirono humus adatto ai loro nemici. Nel 612 a.C. una coalizione di tribù iraniane e Babilonia, assediarono Ninive, uccidendone il re Sin-shar-ishkun e causando la sua prima grande caduta. Proprio grazie a dei suoi esuli, tuttavia, verrà fondata la città di Mosul, a pochi km da dove sorgeva l’antica e mai dimenticata capitale.

Fra Arabi e turchi

A seguito di tale avvenimento, l’Assiria non sarà più indipendente ma passerà sotto l’Impero achemenide, quello seleucide e quello sassanide; nel 637 verrà poi presa dal Califfato dei Rashidun, entrando da quel momento in poi stabilente nella storia del mondo islamico. Mosul diverrà luogo particolarmente conteso in tale periodo, con gli Hamdanidi, gli Uqaylid e gli Abbasidi a contenderne il controllo; attorno alla fine del 10° secolo, poi, la città venne abitata da un numero sempre maggiore di Curdi che divennero ben presto la maggioranza della popolazione.

mosul

Mosul verrà poi conquistata da: Selgiuchidi, Zengidi, Ayyubidi, mongoli ed Aq Koyunlu, trovando rifugio per breve tempo persino sotto i Safavidi. Molto interessante notare come Beniamino di Tudela, grande viaggiatore ebraico del 12° secolo, visitò Mosul nel 1165, trovandovi una comunità di ben 7’000 ebrei, il cui esilarca Rabbi Zakai pare discendesse addirittura da re Davide.

Mosul ottomana

A partire dal 1500, l’antichissimo centro diverrà uno dei luoghi di maggior tensione fra Impero safavide ed ottomano, tanto che solo con il Trattato di Zuhab del 1639 si avrà una pace definitiva in quei luoghi, finalmente in grado di riprendersi dalle lunghe tensioni. Sotto gli ottomani, infatti, a Mosul verrà ben presto concessa un’autonomia quasi impensabile per l’epoca, consentendo a diverse famiglie locali di considerarsi quasi indipendenti. In tale periodo i commerci fra Oriente ed Occidente si fecero sempre più fitti, portando al centro abitato la stessa gloria provata secoli prima con Badr ad-Din Lu’lu, il più grande fra i Zengidi a governare la città.

mosul

In tale periodo sono anche ricollegabili diverse congregazioni dominicane che, inviate qui da papa Benedetto 14°, costruirono moltissime scuole, orfanotrofi, stamperie ed ospedali. La scelta di questo luogo rispetto ad altri fu dovuto al fatto che, a partire dal 4° secolo, buona parte degli Assiri si convertirono al cristianesimo, rendendo l’area un vero e proprio crocevia di fedi. A partire dal 19° secolo, tuttavia, l’Impero ottomano attuò una decisa politica di accentramento del potere, cosa che portò paradossalmente ad un dominio sempre più frammentario del territorio; ciò, unito alla costruzione del Canale di Suez, portò ad una marginalizzazione sempre più forte di Mosul, ormai di difficile controllo e molto meno ricca di un tempo.

Mosul irachena

Purtroppo, nella Prima guerra mondiale la città subirà perdite mai viste e ciò sia da un punto di vista umano che politico. Quest’area sarà infatti vittima del tremendo Genocidio Assiro, massacri operati dagli ottomani per mano dei reggimenti Hamidiye, composti perlopiù da Curdi, turchi ed altri popolazioni locali; le stime dei morti vanno dai 150’000 ai 300’000 risultando inferiore solo per numero a quello armeno. Una volta sconfitto, l’Impero ottomano fu costretto dal Regno Unito a cedere il possesso di Mosul all’Iraq, il quale, con le province di Baghdad e Basra, andrà a formare il moderno paese.

mosul

Londra tenne particolarmente a tale accordo proprio per ottenere un accesso preferenziale ai pozzi di petrolio posti nei pressi della città, ricchezza che, nel corso degli anni, si è rivelata un’autentica maledizione. Proprio a causa della sua importanza strategica, divenne fin dalla nascita del paese uno dei luoghi di maggior ricchezza e rilevanza, tanto da diventare imprescindibile per Saddam Hussein che qui praticò una violenta arabizzazione. Come gli antichi sultani, anche il nuovo dittatore temeva le rivolte di etnie lontane e per questo vi mise tutta la violenza a disposizione, andando però a complicare la situazione. Nel 1991 ci scoppiò infatti una violenta rivolta Curda e, proprio in virtù di tale situazione, nel 2003 Mosul divenne uno dei luoghi chiave per l’invasione americana. Purtroppo il clima politico di grande incertezza, coadiuvato da una sempre maggiore espansione di organizzazioni fondamentaliste islamiche, ha reso l’area un luogo perfetto per lo sviluppo dell’Isis che, dal 2014 al 2017 ne ha dominato il territorio.

Seguiteci sulla nostra pagina facebookSpotifyYouTubeTwitter e Instagram, oppure sul nostro canale Telegram. Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente.

Lascia un commento