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La tigre del Caspio è stata, senza alcun ombra di dubbio, uno dei felini che più hanno influenzato l’immaginario di Asia e Medio Oriente. Sfortunatamente, questo mammifero d’immensa bellezza pare estinto, ma, proprio per questo, non va in alcun modo dimenticato
La tigre del Caspio
Fino alla sua estinzione, la tigre del Caspio è stato uno degli esemplari più grandi e spettacolari di questa specie, tanto da rappresentare per secoli forza, grazia e regalità nei luoghi dove visse. Imparentata con la tigre del Bengala e, ancor di più, con quella siberiana, questo magnifico felino non era loro inferiore per stazza ed aspetto, tanto che il maschio aveva una lunghezza media di 280 cm ed un peso medio di 210 kg.

Il mantello, invece, nella stagione estiva era molto simile alla prima, mentre in inverno si avvicinava di più alla seconda, mantenendo comunque colorazioni più accese.
La tigre di Persia e Turchia
L’areale della tigre del Caspio si espandeva dai monti del Caucaso sino al deserto del Taklamakan, nello Xinjiang cinese. Tuttavia il grande felino non viveva ovunque in quest’aree, ma si concentrava piuttosto nei pressi dei corsi d’acqua, fossero essi fiumi, laghi o persino paludi. Le sue prede preferite erano cinghiali, cervidi e bovini, ma non sdegnava anche uccelli, grandi insetti ed altri mammiferi.

Purtroppo, la sua estinzione è fortemente collegabile alla scomparsa del proprio habitat, radicalmente trasformato con l’arrivo dell’industria sul territorio. Per rendere più produttivi tali luoghi, infatti, l’URSS sfruttò a lungo delle colture intensive per il cotone, devastando in modo irreparabile buona parte dell’Asia centrale; esempio massimo di questo è il Lago d’Aral, ormai ridotto ad un pallido ricordo di ciò che fu. Con tali trasformazioni, fu sempre più difficile per il grande felino trovare di che nutrirsi, inoltre il grande sviluppo delle attività umane portò la nostra specie ad entrare maggiormente a contatto con le tigri, portando ad episodi di caccia sempre più frequenti.
E oggi?
Anche se ufficialmente non sono stati fatti più avvistamenti da anni, molti naturalisti continuano a sperare che, seppur in numero ridotto, la tigre del Caucaso continui a render omaggio alla terra con la sua presenza. Ciò in quanto, alla fine degli anni “80 venne fatta un indagine nella provincia di Şırnak, nel Sud-est della Turchia, scoprendo che ogni anno venivano abbattute da 1 ad 8 tigri.

Purtroppo tale questione non ebbe un seguito ma è possibile che, ancora oggi, questo splendido animale popoli gli angoli più impervi dell’Asia.
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