Popoli d’Iraq: i Turchi d’Iraq o Turcomanni

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I Turchi d’Iraq o Turcomanni, dalle origini del loro insediamento fino al Trattato di Sevres che dividerà per sempre il loro cuore in due parti: quella turca e quella irachena

Le origini dei Turchi d’Iraq

I primi turchi giunsero nei territori dell’attuale Iraq sin a partire dal 7° secolo con le prime migrazioni turche, trovando impiego nei vari eserciti arabi dell’epoca, sempre alla ricerca dei terribili guerrieri dell’Est. Quest’ultimi riuscirono poi ad approfittare della sempre più forte frammentazione politica dell’area, imponendosi per la prima volta con l’Impero selgiuchide che rappresenta, secondo i locali, l’inizio della loro presenza stabile nella regione.

Kirkuk
Kirkuk

Tuttavia il “salto di qualità” avvenne con l’arrivo degli Ottomani che guardarono con estremo interesse la presenza di loro consanguinei in un’area tanto delicata. Fin dalla conquista dell’Iraq da parte di Solimano il Magnifico, l’intera comunità venne guardata con estremo amore ed ammirazione, tanto che il Magnifico soprannominò Kirkuk “Gökyurt” ovvero “Patria celeste”. Ciò venne fatto certamente per avere un fronte sicuro con cui contrastare i Safavidi, sia per un vero e proprio attaccamento a questa terra. Considerandosi la dinastia turca per eccellenza, gli Ottomani videro in tale area una sorta di “origini”, quanto meno per quanto riguarda la loro storia in Medio Oriente.

L’infame Trattato

Come per gran parte dei turchi-ottomani, le loro sorti si trasformarono completamente a seguito della caduta dell’Impero Ottomano e l’infame Trattato di Sevres. A seguito di quest’ultimo, infatti, i turchi d’Iraq vennero completamente tagliati fuori dalla moderna Turchia, trovandosi da popolazione maggioritaria di un grande impero a minoranza in un paese costruito ad arte. La presenza del Türkmeneli o Iraq turco all’interno del neonato Iraq fu imprescindibile in quanto, nei pressi di Kirkuk e Mosul, sono presenti alcuni dei più grandi giacimenti petroliferi del Medio Oriente.

turchi

Uno dei principali obbiettivi britannici era infatti quello di metter le mani su queste immense ricchezze e fu proprio per quello che la provincia doveva esser legata a Baghdad. La tensione fra Regno Unito e Turchia trovò risoluzione solo nel 1926 quando Ankara abbandonò definitivamente i propri propositi in cambio di una lauta somma di denaro, assicurandosi però che i suoi ex-concittadini potessero mantenere un’identità turca. Purtroppo, proprio per le mirabili ricchezze e per la presenza di altre popolazioni, l’area tornò ad essere tormentata da pesanti conflitti interni; tuttavia i turchi d’Iraq ancora oggi abitano quelle aree e parlano turco, essendo legati da un profondissimo amore per le loro due patrie.

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