Popoli d’Iraq: gli Arabi

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La settimana dedicata ai popoli d’Iraq non poteva che partire con gli Arabi, il gruppo più numeroso del paese e la cui storia è anche metafora dell’intera nazione

Diversamente Arabi

L’intero mondo arabo porta all’interno di sé mille mila sfaccettature etniche e linguistiche, conseguenza del ruolo di mercanti che da sempre ha contraddistinto questo popolo, portandolo letteralmente in ogni mare ed in ogni terra; l’Iraq, a sua volta, riserva una complessità ancor maggior per la propria storia, ancor più antica del termine “arabo”. Impossibile per chiunque non ricordare come in quelle terre abbiano vissuto uomini leggendari come Gilgamesh, Hammurabi e Nabucodonosor, tanto grandi da esser ricordati ancora oggi.

arabi iraq

L’Iraq, tuttavia, non nacque in queste forme se non con il Trattato di Sevres del 1920, andando ad unire 3 vilayet (Baghdad, Bassora e Mosul) dalle anime fra loro molto diverse sia per cultura che per etnia. In questi giorni ci occuperemo meglio di Kurdi e Turcomanni, prima, però, è necessario approfondire la popolazione maggioritaria: gli Arabi, che in Iraq compongono circa il 70% della popolazione.

Arabi prima degli Arabi

Quest’ultimi rappresentano de facto tutte quelle popolazioni semitiche che, sin dal tempo degli Accadi, nel 3000 a.C. dominarono la regione. Per via di una solida continuità di potere e di un forte substrato semita, il dialetto mesopotamico è uno di quelli che maggiormente ereditarono dal passato, tanto che dovrebbe essere il più simile all’antico aramaico. Quest’ultimo venne infatti usato come lingua franca dal 1 millennio a.C. al 1 millennio d.C., venendo poi sostituito dal già citato dialetto solo con l’arrivo dei musulmani.

arabi iraq

Nel frattempo, tuttavia, aveva assorbito molti vocaboli di antiche lingue locali (sumero, accadico e babilonese) e straniere (persiano, greco e turco), andando a comporre uno dei dialetti più affascinanti, antichi e vari di tutto il mondo arabo.

Unione di popoli

Ovviamente, il melting pot avvenne tanto su piano linguistico che etnico, tanto che, secondo alcune ricerche compiute sui geni, gli Arabi iracheni sono più imparentati alle popolazioni limitrofe che agli abitanti della Penisola araba. Ciò è sicuramente dovuto alla complessa storia del paese che, come dicevamo, essendo una delle culle della civiltà umana, nel corso della storia ha visto svariati popoli prendervi dimora, costruendo, alla lunga, legami più saldi che mai con le altre popolazioni.

arabi iraq

Non va dimenticato che fu proprio da tali legami che l’etnia araba diventò predominante, accogliendo anche molti che “scelsero di diventare arabi”. Gran parte degli Assiri che si convertirono all’Islam, infatti, rinunciarono alla propria identità in favore di quella araba, ritenuta (a torto) più vicina a Dio e più facilitante per diversi affari. Non è un caso che, secondo le suddette ricerche, la popolazione più simile agli Arabi iracheni sarebbero proprio gli Assiri, che, non a caso, iniziarono ad abitare il moderno Iraq in contemporanea agli Accadi. Gli Arabi d’Iraq rappresentano quindi una delle popolazioni interessanti di tutto il Medio Oriente, coniugando la propria storia millenaria ad un melting pot di culture mai arrestatosi e che, ancora oggi, è in grado di stupire ogni amante di antropologia.

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