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Mecca, la città più sacra dell’Islam, meta ogni anno del Hajj, il Pellegrinaggio, 5° pilastro della fede e compito per la vita del credente
Le parole di Ibn Battuta
Come dice Iddio nel Suo eccelso Libro riferendo le parole del profeta al Khalil, la Mecca è posta in una valle deserta, ma la santa prece di Abramo si è volta in suo favore: vi s’importa ogni cosa rara e per lei si raccolgono frutti d’ogni specie, io stesso vi ho gustato uva, fichi, pesche e datteri che non hanno apri nel mondo. Senza contare i meloni, ineguagliabili per profumo e dolcezza; la carne è bella grassa e mangiarla è una delizia.
Insomma vi si trovano riunite le merci di svariati paesi al mondo, e frutta ed ortaggi che provengono da Ta’if, dal wadi Nakhla e dal Batn Marr: tutto ciò per divina Gentilezza nei confronti di chi abita nel Suo inviolabile Santuario e dei pellegrini che si trattengono nella Sua antica Casa.
La nascita di Mecca
Nel 2010 una troupe di archeologi ha rinvenuto nei pressi di Mecca dei fossili appartenenti al Saadanius, primate che visse fra i 28 ed i 29 milioni di anni fa nell’area e dal quale si sarebbero evoluti i primi ominidi della zona. Tuttavia, le origini della città appaiono parzialmente avvolte nel mistero, in quanto non vi sono fonti esterne al mondo arabo islamico che ne indichino direttamente la presenza prima del 741, momento in cui lo scontro fra Arabi e Bizantini era più vivo che mai.

Ciò è sicuramente è sicuramente dovuto alla posizione, molto lontana dai traffici di romani e persiani e, per questo, maggiormente protetta da influenze esterne che le consentirono di svilupparsi indisturbata. Secondo l’Islam, tuttavia, le sue origini vanno ricercate in Abramo che, durante il suo viaggio per la Terra Promessa, si fermò qui per ricostruire la Ka’ba ed abbandonare il figlio Ismaele e la moglie Hajar.
I Quraish e Mecca
Circa nel 5° secolo, la tribù dei Quraish ottenne il controllo della città, trasformandola, ancor più che in passato, in un centro fondamentale sia per la religione che per il commercio fra Africa ed Oriente. Con la caduta dell’Impero romano, infatti, i traffici via mare diventarono sempre più complicati a causa della crescente pirateria e delle continue guerre, consentendo a Mecca di divenir ben presto uno dei centri carovanieri più importanti dell’Arabia. Ciò venne favorito anche da: la presenza della sorgente di Zamzam, secondo il Corano nata per dissetare Hajer ed Ismaele e che è l’unica fonte d’acqua attorno alla regione e, sopratutto, dalla presenza della Ka’ba.

Sotto i Quraish, infatti, tale edificio si trasformò in un pantheon per tutti gli dei arabi, portando così ogni anno migliaia di pellegrini a radunarsi in città per celebrare le proprie divinità. Tale centralità religiosa divenne un problema per il vicino regno cristiano di Axum, tanto che, nel 570, anno della nascita del profeta Muhammad, inviò un esercito per distruggerla. Secondo il Corano, tuttavia, Allah inviò contro gli elefanti del generale africano degli uccelli che, a furia di tirargli sassi, annientarono l’esercito nemico; il contenuto di tale evento è contenuto nella Surah al Fil, ovvero “Surah dell’elefante”, la numero 105.
Muhammad
A partire dalla nascita del profeta Muhammad, la città acquisirà un livello d’importanza mai conosciuto prima, diventando a tutti gli effetti la città nota al mondo intero. Nel 610 l’Inviato di Dio ebbe la sua prima rivelazione dall’angelo Gabriele sul monte Jabal al Nour, cambiando per sempre il corso della Storia. Il Profeta subirà qui ben 13 anni di persecuzioni, prima di fuggire a Medina con l’Egira e dar forma a ciò che prima aveva potuto solo sussurrare.

I meccani, tuttavia, spaventati dalla possibilità di perdere il proprio “commercio degli dei”, dichiararono guerra ai musulmani ed ai loro aiutanti medinesi, iniziando una guerra che vedrà ben 3 scontri chiave: la battaglia di Badr, di Uhud e del Fossato. Vinta quest’ultima, i musulmani stipularono con i meccani il Trattato di Hudaybiyya, al fine di poter comunque compiere indisturbati il proprio pellegrinaggio. Solo 2 anni dopo, tuttavia, i Banu Bakr disonorarono il giuramento e per questo i musulmani marciarono sulla città, la quale spalancò le proprie porte al Profeta ed all’Islam, portando finalmente la pace nella regione.
Lontana dalla politica
Subito dopo il trionfo di Muhammad, la città perse rapidamente d’importanza se non come luogo simbolico e/o ove compiere il Pellegrinaggio; tuttavia, lo stesso Profeta preferì morire a Medina piuttosto che a Mecca, segnando una tendenza che si accompagnerà nel corso dei secoli. Nessun grande impero islamico, infatti, vide la propria capitale in questo luogo che venne tuttavia tutelato dagli Ottomani proprio per i moltissimi significati ad esso legati.

Tuttavia, con l’imminente crollo dell’Impero ottomano, la città venne scossa da diverse battaglie: la prima fu combattuta dalla dinastia Hashemita contro i soldati della Sublime Porta, mentre la seconda vide protagonisti gli Hashemiti contro gli al Sa’ud. Con la vittoria di quest’ultimi, verrà costituito il Regno del Nejd e dell’Hijaz che, a partire dal 1932, andrà a formare l’attuale Arabia Saudita. Sotto i sauditi, venne distrutta gran parte degli edifici storici della città, in quanto, secondo loro, essi avrebbero portato i fedeli ad adorare altri al di fuori di Dio, rischiando quindi di compiere un atto di “shirk”, fa più gravi per la giurisprudenza islamica.
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