Cumino, il “superfood” del Medio Oriente

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Probabilmente la spezia che più di tutte ricorda India e Medio Oriente; il cumino ha una storia strabiliante e che affonda le sue origini prima ancora della Storia

Dal Levante all’Egitto

Il cumino trova le sue origini nel Levante, nel territorio che sotto gli arabi prese il nome di Bilad ash-Sham e che ancora oggi rappresenta il Medio Oriente propriamente detto”. I primi reperti in assoluto sono stati rinvenuti nella campagne irachene, nello specifico a Tell ed-Derr, tumulo che sorge a circa 70 km da Baghdad e nel quale si sono trovati resti della pianta risalenti al 2000 a.C. .

Baghdad

Grazie alla grande popolarità che raggiunse, in brevissimo tempo si iniziò a trasportarlo in tutto il mondo antico, trasformandolo in una delle prime spezie in assoluto ad essere commerciate nel mondo. Sarà l’arrivo in Egitto, tuttavia, a rappresentare il primo salto di qualità della spezia che, da allora, invaderà letteralmente tutto il Mediterraneo. Infatti gli egizi lo ritenevano, oltre che un buon alimento, anche un componente fondamentale per la mummificazione del grande corredo funebre, permettendogli per la prima volta di legarsi al mondo medico.

Proprietà

Grazie agli abitanti del Nilo, si scoprirono diverse proprietà mediche del cumino che lo renderanno, fino al Medioevo, la specie più diffusa e popolare dell’intera cucina mondiale. Quest’ultimo è infatti particolarmente ricco di ferro, elemento essenziale per ogni buona dieta e fondamentale per diversi momenti della vita fra cui crescita e mestruo, momenti in cui si rischia di averne meno.

Inoltre sono note fin dall’antichità le sue proprietà digestive, tanto che uno dei rimedi più gettonati degli indiani per questo tipo di problemi è proprio un decotto di cumino. Alcuni studi hanno anche evidenziato delle potenziali proprietà anti-cancerogene, ma solo da poco si è iniziato a studiare approfonditamente tale spezia, quasi scomparsa in Europa a partire dal Medioevo.

Alla conquista del mondo

Con al caduta dell’Impero Romano e del suo fortissimo legame con Africa ed Oriente, molte fra le pietanze tipiche di quei luoghi vennero abbandonate dagli Europei, sopravvivendo solo in veste di “ingredienti magici“. Fra questi va sicuramente citato il cumino, il quale, in paesi come l’Italia, divenne un rimedio per la riuscita del matrimonio, scomparendo però da buona parte di piatti e portate. Unica eccezione sarà la penisola iberica e Malta dove, l’arrivo degli Arabi, ne permise una rapida diffusione, diventando tanto amato in Spagna e Portogallo, da essere portato persino nelle Americhe dove tutt’oggi è diffuso.

Rivolgendosi ad Oriente, possiamo osservare invece una situazione diametralmente opposta, con il cumino che s’imporrà in pressoché ogni cucina di Asia ed Africa, specie in India. Proprio qui, divenne uno degli alimenti più utilizzati in assoluto, tanto da trovarne tracce nella buona parte delle portate tipiche locali; non a caso è, assieme alla Cina, il più grande produttore al mondo ed il primo consumatore.

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