Storia di Homs, ove è sepolto Khalid ibn al Walid

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Homs è un luogo quasi leggendario, capace d’instillare meraviglia tanto nei romani quanto nel grande condottiero Khalid ibn al Walid che, proprio qui, pose la sua tomba

Le parole di Ibn Battuta

Una piacevole città con dintorni eleganti, ricca di alberi rigogliosi, fiumi pieni d’acqua e mercati con strade molto ampie. La moschea del venerdì si distingue per la sua perfetta bellezza ed al centro comprende un bacino d’acqua.

Gli abitanti, di origine beduina, sono cortesi e generosi. Fuori città si trova la tomba di Khalid ibn al Walid, “la spada di Dio” e del Suo Inviato, sulla quale si ergono una zawiya ed una moschea tutta coperta da un drappo nero.

“Emesa”, Homs fra greci e romani

L’area intorno ad Homs fu occupata sin dal 2300 a.C., tanto che a Kadesh, nei suoi pressi, venne combattuta la celebre battaglia fra Egizi ed Ittiti, considerata quella dal maggior numero di carri impiegati, circa 5500. Tuttavia i primi accenni di questa città risalgono solo a Strabone, storico greco a cavallo fra il I secolo a.C. ed il primo dopo Cristo. Numerose sono le teorie che si sono succedute, la più probabile, però, è quella che si identificasse il centro abitato (allora chiamato Emesa) con il nome della locale tribù araba degli Emesenoi; ciò sarebbe supportato dai numerosi resti preromani presenti nella zona, oltre che ad una stia locale che aveva la sua base ad Arethusa, nei suoi pressi.

Homs
La necropoli di Emesa

Tale dinastia giocherà un ruolo fondamentale nella salvaguardia della regione dal dominio romano, mostrandosi fin da subito grande alleata dei latini e garantendo così alla propria casata di continuare a dominare l’area, la quale, grazie ai nuovi protettori, si espanderà sino a Baalbek. Con la morte dell’ultimo re, Soaemo, il regno venne definitivamente inglobato dai romani, sotto i quali divenne una delle città più importanti di Siria. Sotto l’imperatore Antonino Pio iniziò a coniare moneta, ma la grandezza arriverà con l’ascesa al trono di Septimio Severo, la cui moglie era discendente proprio di Soaemo. Grazie a tale dinastia, crebbe inoltre il valore religioso di El-Gabal, divinità locale associata al Sole estremamente cara Eliogabalo, discendente di Septimio. A causa delle fortissime antiche credenze, la città fece più fatica di altre a convertirsi al cristianesimo, tuttavia nel 5° secolo vi era già una nutrita comunità, tanto che il luogo divenne uno dei centri del cristianesimo orientale.

La città di Khalid ibn al Walid

Nei pressi di Homs, venne combattuta la leggendaria Battaglia di Yarmouk, momento chiave nella storia dell’espansione araba in Medio Oriente, nella quale un piccolo esercito di 27’000 musulmani, comandati da Khalid ibn al Walid, sconfissero l’impressionante esercito bizantino, composto da oltre 100’000 uomini, perdendone appena 3’000. Dopo quest’ultima i cittadini si accordarono pacificamente con i nuovi conquistatori, trasformando il loro insediamento nel centro più importante di Siria, a lungo secondo solo a Damasco. Proprio per questo, molti dei compagni del Profeta, incluso Khalid, scelsero di fermarsi proprio in questo luogo.

Homs

Homs, tuttavia, sotto l’impero arabo vivrà moltissime tensioni, dovute sopratutto al suo grande appoggio ad Ali ed in generale al mondo sciita, cosa che non le attirò mai le simpatie dei califfi; trasformandola invece in un luogo di continue ribellioni e tensioni politiche, tanto che per una pace duratura si dovrà attendere addirittura l’arrivo degli Ottomani. Sotto le crociate divenne il bastione difensivo musulmano e per questo fu a lungo difesa da Saladino ed i suoi discendenti, proprio a causa del suo ruolo difensivo, però, una volta terminate quest’ultime iniziò il suo declino.

Ottomani e tempi moderni

Sotto gli ottomani la città continuerà il suo declino, sviluppandosi come centro di raffinazione per la materia prima, ma guardando quasi con tristezza le vestigia del suo passato. Con l’arrivo dei francesi divenne sede dell’unica accademia militare sino al 1967, contribuendo alla formazione di buona parte dell’intellighenzia bellica sino all’arrivo di Hafez al Assad, momento in cui le cose cambieranno per sempre.

Homs

Da quel momento in poi, continuerà ad essere una delle città più belle e grandi della Siria, rimanendo però nella memoria sopratutto per le gesta di Khalid ibn al Walid, ancora oggi uno dei simboli più importanti di Homs.

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