Storia di Ramallah, “la montagna di Dio”

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Capitale de facto della Cisgiordania pur essendo una delle città più moderne della Palestina, la storia di Ramallah è ricca di contraddizioni a partire dalla sua fondazione, attuata da cristiani

Fondata da fabbri cristiani

Come Nablus, Ramallah non ha antiche origini ebraiche, ma piuttosto rinascimentali; essa venne infatti fondata circa a metà del 1500 dagli Haddadin, clan cristiano ghassanide, trasferitosi da poco in quell’area. Va detto, tuttavia che, nei pressi dell’insediamento, sono stati ritrovati cocci di vasi risalenti all’epoca crociata ed ayyubide, oltre che delle tombe scavate nella roccia di ancor più antica origine; ciò mostrerebbe come tale luogo fosse già conosciuto in passato, senza tuttavia riuscire mai a trasformarsi in città, se non con l’arrivo degli Haddadin.

ramallah

Originari dell’area giordana compresa fra Karak e Shoubak, Rashid el Haddadin e la sua stirpe giunsero sin qui attratti dalla bellezza dei luoghi ed al clima pacifico che vi si respirava, elevando quell’area a centro della cristianità locale. Ciò le permise di attirare moltissimi fedeli da tutto il mondo, i quali scelsero proprio Ramallah per costruire chiese e scuole, trasformandola in una delle città più “occidentalizzate” di tutta la Palestina; conseguentemente a questo, molti abitanti furono facilitati ad emigrare nel Nuovo mondo, portando all’insediamento ulteriore benessere e ricchezza. Attirati dal grande benessere, molti musulmani di Lod e Jaffa vi si trasferirono, portando ad un parziale “bilanciamento” della popolazione, che diventerà a maggioranza musulmana solo con l’arrivo degli inglesi e la nascita di Israele.

Britannici e sionisti

Con l’arrivo dei britannici, Ramallah conobbe un ulteriore sviluppo, riuscendo in breve tempo ad attirare ancor più nobili e mercanti palestinesi, crescendo sempre più anche in termini politico-economici; addirittura Ramallah venne rifornita di energia elettrica nel 1936 e la BBC vi fondò Jerusalem Calling, una delle prime stazioni radiofoniche palestinesi. Purtroppo questo clima di pace terminò l’anno successivo con l’inizio della Grande rivolta araba, in virtù della quale gli inglesi attaccarono più e più volte la città, ricorrendo addirittura all’uso di forze aeree.

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Con la nascita di Israele, passò per circa 20 anni sotto il controllo giordano e poi, a partire dalla Guerra dei 6 giorni, sotto quello sionista che qui vi fondò, come in gran parte della Palestina, diverse colonie tutt’oggi presenti. Ramallah divenne particolarmente centrale nelle menti israeliane per via della residenza di Yasser Arafat, luogo altamente simbolico e che venne attaccato “dall’Operazione scudo difensivo” del 2002. Viste le difficoltà nel gestire Gerusalemme, è diventata da anni la capitale de facto della Cisgiordania.

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