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Il giovedì è uno dei giorni più importanti nel mondo islamico, apprezzato sia per il suo legame con il digiuno che con i viaggi. Pare infatti che il Profeta viaggiasse solo ed esclusivamente di giovedì e digiunasse tutti i giovedì (ed i lunedì)
Il giovedì secondo Zakariyya ibn Muhammad al Qazwini
È un giorno benedetto, in particolare per cercare ciò di cui si ha bisogno e per intraprendere un viaggio. Racconta al-Zuhri, che lo seppe da ‘Abd al-Rahman ibn Ka’b ibn Malik, che a sua volta l’aveva saputo dal padre: “L’Inviato di Dio, quando doveva partire, non voleva viaggiare altro che di giovedì”.
È il giorno in cui il salasso è considerato riprovevole. Hamdun ibn Isma’il dice di aver sentito il califfo al-Mu’tasim bi-Allah raccontare da al-Ma’mun, da al-Rashid, da al-Mahdi, da al Mansur, da suo padre, da suo nonno e da Ibn ‘Abbas che il Profeta disse: “Chi si fa applicare le ventose il giovedì, gli viene la febbre e muore di quella malattia”.
Riferisce Hamdun: “Sono passato da al Mu’tasim bi-Allah di giovedì, quando gli erano state applicate le ventose. Quando lo vidi, rimasi senza parole, immobile e triste. Mi domandò: “Hamdun, rammenti forse il detto del Profeta che ti ho raccontato?”. “Certo, o principe dei credenti!” risposi. Al Mu’tasim disse allora: “Per Dio, io invece non l’ho ricordato fino a quando il chirurgo non mi ha inciso la pelle”. Gli venne immediatamente la febbre e morì di quella malattia, che Dio abbia misericordia di lui”.
“Le meraviglie del creato e le stranezze degli esseri”, Zakariyya ibn Muhammad al Qazwini
Gemello di lunedì
Oltre alle considerazioni su viaggi e salassi, il giovedì occupa un ruolo di rilievo nel cuore di ogni musulmano anche per via della sua vicinanza con il lunedì. Come nel il secondo giorno della settimana, anche in questo le azioni vengono elevate al Cielo, trasformandosi in una ghiotta occasione per dare il proprio meglio nella vita quotidiana.

Vi sono infatti diversi hadith che testimoniano di come il Profeta digiunasse ogni lunedì ed ogni giovedì proprio per tale motivo, spingendo così moltissimi fedeli ad emulare tale comportamento. Anche per gli ebrei, tale giornata è particolarmente indicata per il digiuno, inoltre è uno dei 3 giorni nei quali viene letta la Torah. Nel mondo arabo, persiano, turco ed ebraico viene chiamato “il quinto giorno”, mentre il quello latino e germanico viene legato sopratutto alla figura di Giove (Giove(-)dì) ed a quella di Thor (Thur(-‘)sday).
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