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Il lunedì è da sempre uno dei giorni più associati al digiuno ed al Libro sacro, curiosamente, non solo per l’Islam ma per tutte le religioni monoteiste
Il lunedì secondo Zakariyya ibn Muhammad al Qazwini
Un giorno benedetto. In questo giorno, come pure il giovedì, l’Inviato di Dio si applicava con assiduità e perseveranza ai digiuni. Fu interrogato a questo proposito e rispose: “Sono due giorni in cui l’opera venne innalzata al cielo: io vorrei che fosse innalzato al cielo ciò che faccio mentre digiuno”.
In un detto del Profeta è riportato che quest’ultimo nacque di lunedì, ebbe la rivelazione di lunedì, uscì da Mecca per emigrare a Medina di lunedì, raggiunse quest’ultima di lunedì e rese l’anima di lunedì. Nel Musnad, Ahmad ibn Hanbal fa risalire queste notizie ad Ibn Abbas.
“Le meraviglie del creato e le stranezze degli esseri”, Zakariyya ibn Muhammad al Qazwini
Il giorno del digiuno
Ancora più preciso della precedente giornata, al Qazwini racchiude nel suo testo tutte le caratteristiche principali di questo giorno, noto agli arabi con il nome di الأثنين ovvero “il secondo” e celebre per essere “l’inizio” di molti aspetti ed eventi della vita del Profeta.
Tali aspetti sono parzialmente condivisi anche dagli ebrei, i quali lo ritengono uno dei giorni migliori per digiunare ed uno dei 3 (gli altri sono giovedì e sabato) nei quali è prevista la lettura della Torah. Proprio per differenziarsi dal popolo di Gesù, i primi cristiani optarono invece per il digiuno di mercoledì, legando il lunedì sopratutto agli angeli; tuttavia, proprio per la connessione fortissima fra questi esseri e tale pratica, vi sono ancora diversi monaci orientali che scelgono di astenersi da cibo e bevande proprio in questa giornata.
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