“E ora dove andiamo?” di Nadine Labaki

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“E ora dove andiamo” è un film leggero che ricorda molto pellicole come “Svegliati Ned”, stavolta, però, ambientate in Libano all’alba della guerra civile. Pellicola molto interessante e firmata da Nadine Labaki, una delle più grandi registe arabe del momento

E ora dove andiamo?

In uno sperduto paesino del Libano, cristiani e musulmani convivono in pace ed armonia grazie ad un isolamento forzato con il resto del paese. Il giorno in cui i ragazzi del villaggio recuperano un’antenna parabolica e finalmente riescono a ricevere il segnale televisivo le cose nella comunità iniziano a cambiare lentamente. Man mano che le notizie sulle lotte religiose interne al Libano giungono in paese, cominciano a verificarsi strani fenomeni, inizialmente riconducibili a scherzi di cattivo gusto, come sangue al posto dell’acqua santa in chiesa o l’ingresso incontrollato degli animali nella moschea.

Labaki
L’arrivo della famigerata antenna

Ben presto però gli uomini del villaggio accecati dal razzismo verso la fazione opposta si fanno sempre più violenti e intolleranti. Le donne tentano di sollevare gli animi escogitando diversi metodi, come l’invito di ballerine ucraine o il ricorso alle droghe, ma tutto sembra inutile, e la situazione continua così a precipitare.

Spirito irlandese in Libano

Il film ricorda fortissimamente pellicole quali “Svegliati Ned” o “Holy water”, in cui microscopici e desolati paesini si ritrovano ad affrontare situazioni assolutamente sopra le righe, provando tuttavia a “normalizzarle” il più possibile. Come la mitica serie di film britannici, anche questo punta a mostrarci come un evento tanto piccolo ed insignificante possa portare a conseguenze inimmaginabili, alterando per sempre l’equilibrio assestatosi dopo anni di “nulla”.

Labaki
Le donne del villaggio mentre preparano biscotti all’hashish

In questo caso, la regista sceglie d’inserirvi la guerra civile libanese, in modo da far comprendere allo spettatore tutte le follie da essa generate, mostrandoci inoltre come tali notizie vennero apprese dal resto del paese. Il film della Labaki punta infatti a smontare la narrazione di tante fazioni da sempre in guerra, mostrandoci invece il lato più umano e decisamente più rappresentativo del Libano, noto da sempre per la sua grande tolleranza religiosa. “E ora dove andiamo?” risulta allora un film leggero, a tratti surreale, che saprà tenerci una piacevole compagnia durante il pomeriggio, fornendoci anche una chiave di lettura in più sulla storia di questo paese. Disponibile su Amazon Prime Video Italia.

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