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L’unico caso di un film tanto hollywoodiano quanto islamico, “Il messaggio” di Mustafa Akkad racconta come nessun altro la rivelazione coranica e gli sforzi che affrontò la comunità musulmana ai suoi inizi. Un must per ogni Ramadan che si rispetti
Il messaggio
Il film racconta con dovizia di particolari la storia dell’Islam dalla rivelazione del Corano al profeta Muhammad alla cacciata dalla Mecca fino alla riconquista della stessa da parte dei musulmani.

Riguardo alla figura del profeta Muhammad era stato posto il veto da parte delle alte cariche islamiche, che ne vietarono la rappresentazione in qualunque forma.
Ritornare al tempo del profeta
Il film è senza alcun ombra di dubbio il migliore di sempre per quanto concerne la rivelazione coranica, consentendoci di comprendere al meglio la portata della missione profetica, adattandola così anche a luogo e contesto. Molte volte capita infatti di leggere il Corano con leggerezza, non curandosi degli incredibili progressi che quest’ultimo ha apportato alla civiltà umana e dando, anzi, tutto per scontato. Ne “Il messaggio” riusciremo invece a renderci davvero conto di cosa volesse dire affermare, ad esempio, che: “tutti gli uomini sono uguali“, “non bisogna seppellire vive le figlie” o, ancora, “non è musulmano colui che va a dormire mentre il suo vicino soffre la fame“; cose che ad oggi ci sembrano banali, ma che furono i primi motivi per cui la gente aderì all’Islam.

Inoltre è anche estremamente prezioso per comprendere le difficoltà che Muhammad (pbsl) ed i primi musulmani subirono, elementi spesso condannati ad esser dimenticati, ma che sono esempio d’incredibile forza morale e di tenacia, imprescindibili per una missione tanto grande.
Il film di Ramadan
Film unico nel suo genere, nel corso degli anni è diventato un vero e proprio must per ogni musulmano, specie nel Ramadan, del quale è diventato, in un certo senso, uno dei simboli. Arduo (se non impossibile) trovare un prodotto che possa rivaleggiare per bellezza, grandiosità e correttezza (sia storica che religiosa), tanto da diventare uno dei pochi film consigliati anche dalle moschee.

La totale assenza fisica della figura di Muhammad, inoltre, rappresenta un caso unico nella storia della cinematografia, donando ancor più fascino al tutto e mostrando a tutti l’incredibile talento di Akkad ed elevandone la gloria. Il film, a causa di alcune pesanti censure provenienti da Arabia Saudita e Kuwait, fu girato prevalentemente in Marocco e Libia e vennero contemporaneamente prodotte 2 versioni, unico caso nel post Seconda guerra mondiale. Straordinario anche il cast che compose la versione americana con attori del calibro di Anthony Quinn, Irene Papas e Michael Ansara; inoltre la colonna sonora venne curata da Maurice Jarre che nel corso della sua vita vinse ben 3 premi Oscar (il più celebre dei quali per “Lawrence d’Arabia”) e che con “Il messaggio” ottenne una nomination, anche se in quell’anno a trionfare sarà John Williams per il primo Star Wars.
Se esiste un film hollywoodiano onesto, ben fatto e lontano da pregiudizi, non potrebbe essere che questo; disponibile gratuitamente su Youtube.
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