This article is also available in:
English
Dopo aver commesso dei crimini gravissimi, Mosè sarà costretto a fuggire a Madyan, una terra lontana, dove incontrerà Shu’ayb, uno dei profeti dell’Islam.
Tensioni a casa del faraone
Come già detto, Mosè verrà allevato alla corte del faraone, diventando in breve tempo uno dei giovani più amati dal sovrano; secondo alcune fonti, tuttavia, il monarca ebbe continuamente dubbi che non fosse questo bambino colui che avrebbe distrutto il Regno del Nilo. Vi sono infatti degli hadith Isrāʾīliyyāt (ovvero provenienti dalla tradizione biblica e non coranica) che raccontano di come un giovane Mosè abbia schiaffeggiato il proprio padre adottivo, il quale avrebbe poi deciso di testarne l’indole.

Per farlo il faraone pose davanti al piccolo due piatti: uno ricolmo di rubini ed uno di carboni incandescenti. Il giovane fu tentato di prendere le pietre preziose, ma l’arcangelo Gabriele indirizzo la sua mano verso i secondi che, ingoiati, saranno causa del balbettio del futuro profeta.
Mosè l’omicida
Il primo punto di svolta, tuttavia, si ebbe quando raggiunse l’età adulta. Un giorno si trovò a passeggiare per la città, imbattendosi in un feroce scontro fra un egiziano ed un ebreo. Quest’ultimo, vista la situazione a lui poco propizia, si rivolse a Mosè, il quale s’inserì nella disputa uccidendo l’africano in un eccesso di ira. Disperato per le sue azioni, passò un intero giorno a rimuginare su quanto fatto, salvo, il giorno dopo, compiere ancora gli stessi atti.

A questo punto il faraone si trovò costretto ad arrestarlo e così Mosè decise di fuggire lontano dal Nilo, trovando rifugio nella lontana terra di Madyan.
Madyan
Qui incontrò due pastorelle alle quali fornì un prezioso aiuto con il gregge, ottenendo da loro immensa gratitudine. Queste, una volta fatto ritorno a casa, avvisarono dei recenti avvenimenti il padre, il quale invitò subito il nuovo arrivato ad una festa, proponendogli un’interessante affare: se si fosse occupato degli armenti per i prossimi 8/10 anni, gli avrebbe dato in sposa una delle sue figlie. L’offerta venne accettata senza alcun indecisione, legando a lungo Mosè e queste terre, oltre che a farlo imparentare con un profeta.

Secondo la tradizione coranica, infatti, il padre delle due fanciulle sarebbe nientepopodimeno che Shu’ayb, il profeta mandato da Allah al popolo dei madianiti. Nella Bibbia, invece, tale figura viene spesso identificata con Jethro, prete locale di grande importanza nella tradizione ebraica, tanto da esser considerato anche il primo consigliere del futuro autore dell’Esodo.
Vuoi seguire le orme del leggendario Ibn Battuta? Scopri qui come fare. Seguiteci sulla nostra pagina facebook, Spotify, YouTube, Twitter e Instagram, oppure sul nostro canale Telegram. Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente.