5 libri da leggere a Ramadan

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5 libri per farvi passare il Ramadan migliore in assoluto, alternando il Corano a testi sufi ed enciclopedie medievali innamorate del divino

Il Corano

Sarebbe un controsenso non consigliare il Corano a Ramadan mese in cui discese sul profeta Muhammad (pbsl). La tradizione vuole che venga letto o ascoltato integralmente durante il sacro mese, non a caso in questo periodo si pratica il taraweeh, preghiera supergatoria particolarmente lunga che recita tutto il sacro libro. Con le moschee chiuse, tuttavia, diventa ancor più interessante una lettura ed un approfondimento personale, confrontandosi apertamente con il testo ed esplorandolo così affondo. In 8 anni di Islam è stato in grado di sorprendermi ogni singola volta, sono sicuro che sarà anche per voi lo stesso.

Ramadan

Caldamente consigliato a chiunque indipendentemente dalla fede religiosa, il Ramadan deve servire anche ad aprire l’Islam e chiunque lo legga o lo consiglia avrà fatto una buona azione.

“Il verbo degli uccelli” di Farid ad-Din Attar

“Vennero un giorno a parlamento tutti gli uccelli della terra, i noti e gli ignoti. “Non esiste luogo al mondo”, dissero, “che non abbia un re: perché mai sul nostro paese non regna un sovrano? Se ci uniamo in fraterno sodalizio, potremo partire alla ricerca di re, essendo chiaro che l’ordine e l’armonia non regnano tra sudditi privi di un sovrano.” Fu allora che l’Upupa, eccitata e trepidante, balzò al centro dell’inquieta assemblea. Sul petto portava la veste di chi conosce la via, sul capo la corona della verità. Lungo la via aveva affinato la mente, era venuta a conoscenza del bene e del male. “Amici uccelli”, cominciò “in verità io sono il corriere della divina maestà, il messaggero dell’Invisibile…””

Attar

Davvero impossibile non citare il connubio perfetto fra una favola ed una parabola religiosa. “Il verbo degli uccelli” è una storia magnifica per chi voglia provare a comprendere l’essenza del sufismo e le sue origini. Grazie al racconto di Attar, sarà inoltre molto più semplice intendere la trasformazione dell’Io attraverso la fede. Opera “illuminante”.

“Le meraviglie del creato e le stranezze degli esseri” di Zakariyya ibn Muhammad Al Qazwini

“Non si muove atomo nei cieli o sulla Terra che nel proprio movimento non abbia una, due, dieci, mille saggezze divine.” Queste parole rivelano il senso profondo di un’opera come “Le meraviglie del creato e le stranezze degli esseri” di Zakariyya ibn Muhammad al-Qazwini (1202-1283), il massimo enciclopedista e cosmografo del Medioevo islamico. L’intero universo, dalle sfere celesti sino ai più infimi animali, obbedisce al disegno di un Artefice che lo ha confezionato con suprema sapienza e bellezza, suscitando in chi lo sa osservare una continua meraviglia.

libri ramadan

Talvolta, per riuscire a comprendere la meraviglia del presente, è necessario fare un salto indietro nel tempo, provando ad osservare ciò che ci circonda con gli occhi del passato. Il libro di al Qazwini risponde perfettamente alle esigenze, trasportandoci in un’epoca in cui il magico è vivo ed intorno a noi e dove è la meraviglia a dominare il paesaggio. Favoloso nel vero senso della parola.

“Il libro delle soste” di Sheikh Abd-el Qader

Per l’Algeria l’Emiro Abd el-Kader è il padre della nazione, l’eroe che si è arreso solo per preservare gli algerini da una guerra ineguale e perduta in partenza. Per noi, Il libro delle soste, è la summa del suo pensiero, il capolavoro di quest’uomo: in queste pagine la mistica islamica raggiunge certamente una delle sue più alte espressioni. Ad uno sguardo esterno potrebbe sembrare l’opera di un guerrigliero di fine Ottocento che ha dedicato la sua vita a difendere il suo paese: in realtà gli scritti spirituali di Abd el-Kader sono di una tale profondità che rivelano con immediatezza un Islam a tratti sconosciuto al mondo Occidentale, un sentimento religioso purissimo. Lasciamo parlare direttamente l’Emiro e sentiamo in queste parole l’eco di ben altro: «Sappi che il divenire di ogni cosa la riconduce a Dio e che a Lui essa ritorna. Il ritorno a Lui delle creature avviene dopo la Risurrezione, e quest’ultima fa seguito all’estinzione delle creature».

libri ramadan

Testo di complicatissima comprensione per i non addetti ai lavori ma che riesce davvero ad arricchire interiormente chi lo legge. Sia per la grandezza del personaggio, sia per la purezza e la raffinatezza del pensiero, questo libro è un must per ogni biblioteca islamica; per Ramadan può essere davvero “la ciliegina sulla torta”.

“Una piccola morte” di Mohamed Hasan Alwan

In questo ambizioso romanzo, Mohamed Hasan Alwan ci conduce in un’epoca lontana, a cavallo tra il XII e il XIII secolo, ricostruendo passo dopo passo e con dovizia di particolari la vita del “sommo maestro” Muhyi-d-din Ibn ‘Arabi, uno dei più grandi sheikh sufi di tutti i tempi, filosofo, mistico e poeta la cui opera ha influenzato molti intellettuali e mistici tanto in Oriente quanto in Occidente (secondo alcuni studiosi avrebbe influenzato, seppur indirettamente, anche Dante Alighieri e San Giovanni della Croce).

Ibn Arabi

Avendo parlato prima di Sheikh Abd el-Qader, uno dei più grandi studenti di Ibn Arabi, era impossibile non citarne la miglior biografia mai realizzata ad oggi. “Una piccola morte”, vincitore del premio per il miglior libro di fiction in arabo del 2018, è un viaggio nel lato più umano di una delle maggiori figure in assoluto all’interno dell’Islam e del mondo sufi. La sua versione italiana ha vinto il premio per la miglior traduzione dell’anno, uno dei pochi casi in cui non dovrebbero esserci particolari differenze con l’originale.

Bonus: “I viaggi” di Ibn Battuta

Nel 1325 Ibn Battuta, partito da Tangeri 28 anni prima, torna definitivamente in Marocco dopo ventotto anni di viaggi e centoventimila chilometri percorsi con tutti i mezzi di trasporto allora in uso, dal cavallo al dromedario, dal carro ai più svariati tipi di imbarcazione. Secondo un odierno atlante geografico, ha attraversato l’equivalente di quarantaquattro stati moderni dall’Africa a tutto il Medio Oriente, dalla pianura del Volga alle isole Maldive, dall’India alla Cina, incontrando migliaia di persone e prendendo nota dei loro usi e costumi. Tre anni dopo il suo ritorno, un giovane letterato di origine andalusa, Ibn Juzayy, inizia per ordine del sultano ad annotare i ricordi di Ibn Battuta e le sue osservazioni di viaggio, scrivendo cosi uno dei libri più famosi della letteratura araba medievale.

Ibn Battuta

Impossibile non concludere con “Il libro per viaggiare lontano”, specie in questo periodo particolare. Grazie al leggendario viaggiatore marocchino, sarete in grado di esplorare tutto il mondo islamico nel suo massimo splendore, per di più con gli occhi di chi, in astratto, è partito per fare Hajj (il pellegrinaggio a Mecca e Medina).

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