Iside, la vera signora degli dei

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Partita come “semplice” compagnia di Osiride e madre di Horus, Iside è stata in grado di dar risalto alla donna come poche divinità nella storia del mondo, diventando la vera sovrana degli dei egizi

Come Maria ma attiva

La figura di Iside è stata probabilmente quella che, nel corso dei millenni della cultura egizia, divenne la più adorata e rispettata, tanto che, secondo diversi studiosi, il suo culto si fuse con quello della vergine Maria. La sua storia è raccontata principalmente ne “Il mito di Iside ed Osiride”, nel quale resusciterà il coniuge defunto e crescerà Horus, colui che poi materialmente vendicherà il padre per la triste fine patita. Già a partire da tale leggenda è possibile comprendere l’importanza di questa dea, sicuramente fra le divinità più “attive” di tutto l‘Antico Egitto.

Iside
Iside con in grembo Horus

Come Maria ed altre divinità prima di lei, rappresentava l’immaginario della “perfetta donna di casa”, dedita con attenzione sia alla cura del marito che della prole. A differenza della madre di Gesù, tuttavia, essa appare come decisamente più presente nelle vicende che le ruotano attorno, diventando la reale protagonista del suo destino. Sarà Iside a permettere al coniuge l’eterno riposo e sarà sempre lei a crescere Horus forte e pronto all’imminente scontro con lo zio, tenendolo nel frattempo lontano da svariati pericoli. Proprio da quest’ultimo nascerà poi una particolare iconografia che vedrà il divino neonato in grembo alla madre, decisamente simile a quella della Madonna con bambino della tradizione cristiana.

Iside la protettrice

Ciò che differenzierà la dea da tutte le altre sarà proprio la sua autonomia e la tenacia nell’agire, caratteristiche uniche e davvero complicati da ritrovare altrove, almeno in tale portata. Ciò la farà rapidamente passare da mera e passiva “custode” ad un vero e proprio interlocutore fisso per trionfare in ogni impresa, tanto che diventerà ben presto una delle poche divinità egizie adorate anche altrove.

Iside

Inizialmente associata con il trono reale (tanto che l’egittologo tedesco Kurt Sethe suppose si trattasse proprio di una deificazione di quest’ultimo), Iside riuscì a ritagliarsi uno spazio sempre maggiore nell’immaginario collettivo, tanto da diventare, sotto alcuni aspetti anche la dea degli eserciti. Di questo ne sono un esempio sia il tempio tolemaico di Fila, nella quale viene descritta come la protettrice dell’intera nazione; inoltre è impossibile non citare la battaglia che la dea intraprese assieme ad altri suoi consimili contro Apep, leggendario serpente simbolo del caos ed acerrimo nemico di Ra.

Iside ed i faraoni

In quanto moglie di Osiride, primo faraone della storia, e di madre di Horus, il suo culto fu sempre particolarmente apprezzato dai sovrani egizi che la vedevano come elemento fondamentale nella linea di potere. Ho già detto che le origini stesse di Iside sono probabilmente da ricercarsi nel trono reale; proprio tale elemento segnerà la costante del personaggio, il quale “assorbirà”, nel corso dei millenni, anche molti altri ruoli, trasformando la sua figura in una delle più complete e complesse dell’intero pantheon egizio.

Iside

Essa diventerà infatti non solo la “dea protettrice”, ma anche quella del cielo e dell’intero universo, andando a sostituire di volta in volta diverse divinità minore, perlopiù legate a singoli e particolari aspetti (ex. la dea Sopdet che rappresentava la stella Sirio). La sua importanza, inutile dire, si accrebbe ancor di più nel periodo tolemaico, grazie alla presenza di molte faraone alla guida dell”Egitto, fra cui Cleopatra VII, la più celebre, che non a caso usava l’appellativo di “Nuova Iside”.

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