This article is also available in:
English
Uno dei primi dei mai concepiti, con fortissime attinenze alla realtà storica dell’Antico Egitto. Horus rappresenta la luce ed il bene nell’inevitabile scontro con lo zio Seth, simbolo del caos e della violenza.
Horus, figlio della vendetta
Il mito riguardo le origini di Horus si ricollega a quello di Iside ed Osiride, dei quali sarebbe il figlio. Il dio sarebbe infatti nato durante una breve resurrezione del padre, che avrebbe fecondato la madre per permettere la sua vendetta contro il malvagio fratello Seth. Una volta maturato, il dio-falco avrebbe intrapreso uno scontro all’ultimo sangue con lo zio, duello nel quale quest’ultimo avrebbe perso i testicoli, Horus avrebbe invece perso l’occhio sinistro, divenuto poi uno degli amuleti più celebri di tutto l’antico Egitto.

Pur essendone il figlio, sembra che le origini questa divinità siano ben più antiche di quelle di Iside e di Osiride, lasciando supporre un significato allegorico che, tuttavia, racconta perfettamente la storia d’Egitto.
Il dio dell’Egitto unito
Pare infatti che il duello fra Seth ed Horus sia il vero fulcro centrale del mito, attorno al quale venne aggiunta poi solo successivamente le altre componenti, divinità comprese. Entrambe le divinità vennero infatti adorate sin dal periodo pre-dinastico, trovando in luoghi opposti dell’Egitto il proprio centro di culto: per Horus a Nekhen, nell’Alto Egitto, e per Seth a Napata, in Nubia.

I due sono esattamente uno l’opposto dell’altro, andando così ad alimentare sempre di più il ruolo del primo come “divinità della luce e dell’ordine” e del secondo come quella di “caos e bestialità”. Sicuramente un’allegoria per definire il ruolo stesso dell’Egitto nel mondo, differenziando dividendo quest’ultimo fra “civiltà” e “bestialità“, concetto carissimo nell’antichità. Proprio per la sua centralità all’interno della religione egizia e per il suo essere (senza nemmeno nasconderlo troppo) un’alter-ego del faraone stesso, ad Horus nel corso del tempo vennero associate sempre più qualità e caratteristiche, trasformandolo nel “dio solare” per eccellenza.
Vuoi seguire le orme del leggendario Ibn Battuta? Scopri qui come fare. Seguiteci sulla nostra pagina facebook, Spotify, YouTube, Twitter e Instagram, oppure sul nostro canale Telegram. Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente.