Rosa, fiore del Paradiso

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La rosa è “Il fiore” per eccellenza, tanto amato per profumi, colori e proprietà benefiche, da diventare un simbolo assoluto di purezza e di fede.

Il fiore di Venere e Maria

Il genus Rosa è originario dell’Asia ma diffuso in tutto il mondo, permettendo a tale fiore di diventare parte integrante della cultura di molti popoli diversi, assumendo di conseguenza significati estremamente vari. I primi roseti risalgono addirittura all’antica Babilonia, tuttavia sarà il mondo greco a donargli per primo la fama che conosciamo ancor oggi. Presso gli ellenici, infatti, diventerà ben presto il “fiore di Afrodite”, venendo così incluso in svariate opere che ne aumenteranno ulteriormente prestigio e fama. Addirittura, ne “Le metamorfosi” di Ovidio, il protagonista viene spinto dalla stessa Venere a mangiarne una ghirlanda sacra, unico rimedio per recuperare la propria umanità perduta.

rosa

Con la caduta degli dei pagani, la valenza della rosa rimase intatta, diventando simbolo della santa per eccellenza: Maria. Ben presto ella venne associata e glorificata sempre di più con questo fiore, tanto che il rosario nacque proprio per rendere omaggio alla madre di Gesù, facendo, non a caso, riferimento proprio ai celeberrimi fiori. Per via della sua forma, poi, venne incluso anche come simbolo di innumerevoli confessioni mistiche cristiane che ne elevarono ulteriormente il prestigio.

Il fiore dell’Islam

Se l’impatto che ebbe nel mondo cristiano-europeo fu incredibile, ancor di più lo fu quello avuto nel mondo persiano, nel quale s’impose letteralmente in ogni campo della vita quotidiana. La rosa, infatti, non era solo conosciuta per la sua estrema grazia e bellezza, ma anche per la moltitudine di benefici da essa derivati, costante arricchimento per i suoi possessori. Fin dall’antichità, infatti, da essa vennero prodotti profumi ed ornamenti, ma anche una quantità incredibile di alimentari, tutt’oggi assolutamente presenti nella cucina turca.

rosa
Mehmed II

Con gli ottomani la rosa raggiungerà il suo apice di gloria, diventando uno dei simboli più utilizzati per celebrare il profeta Muhammad ed i sultani, oltre che ingrediente principale per ogni purificazione rituale, inclusa quella della Mecca, svolta poco prima dell’annuale pellegrinaggio. Fra i grandi poeti che ne trattano, è impossibile non citare Rumi, il quale ne scrisse così: “Qual’è il profumo di rosa? Il respiro della ragione e dell’intelligenza, dolce guida sulla via del regno immortale.” Tutt’oggi la maggior parte di tutte le rose del mondo sono prodotte in Bulgaria, territorio a lungo sotto dominio ottomano, che ogni anno ne fabbrica circa l’85% della produzione mondiale.

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