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Vi presentiamo Mahomet Allum, senza alcun ombra di dubbio l’erborista più straordinario di tutta l’Australia, autentico dono all’umanità.
Il cammelliere di Kandahar
Mahomet Allum nasce nel 1858 a Kandahar in una famiglia di etnia Pashtun; nella terra natia si dedicherà fin da giovanissimo all’allevamento di cammelli e cavalli, tanto da esser notato ben presto dai vertici britannici. All’epoca, infatti, Londra aveva intrapreso le prime campagne di esplorazione dell’entroterra australiano, ricerca che aveva portato gli inglesi ad importare cammelli e cammellieri, animali considerati particolarmente adatti allo scopo. Nel 1898, Mahomet fu fra i primi afghani che vi giunsero, riuscendo a dare un contributo notevole anche nella costruzione di alcuni tratti ferroviari tutt’oggi in uso.

In breve tempo lui ed i suoi compatrioti monopolizzarono il settore, creando così un gran malcontento da parte dei locali, i quali iniziarono a discriminarli sempre di più, spingendo Allum a cambiare mestiere diverse volte. Nel 1938, dopo un lungo girovagare si stabilì presso Adelaide, luogo in cui aprirà la sua erboristeria vicino alla moschea locale.
L’uomo più discusso d’Australia (assieme ad Hitler)
In breve tempo la sua fama diventerà leggendaria, portandolo ad avere fino a 600 pazienti al giorno, trepidanti per le sue cure e rimedi portentosi. Allum attingeva infatti dall’antica tradizione medica araba e persiana, andando ad utilizzare erbe e fiori come farmaci al posto di quelli consigliati tradizionalmente dai medici britannici. Nel frattempo, l’erborista svolgeva con grandissimo fervore un’intensa attività caritatevole e di supporto per gli ultimi, aiutando chiunque ne avesse bisogno. Non accettava compensi se non donazioni e non accettava alcuna forma di pagamento dai più poveri, ai quali forniva gratuitamente tutto ciò di cui avevano bisogno; inoltre si recava personalmente dagli aborigeni a distribuire cibo e medicinali.

Donava gran parte delle donazioni che riceveva in carità, arrivando a donare 15’000 £ durante la Grande Depressione (quando sentì che volevano tassargliene 500 £, minacciò di tornare in Afghanistan, ma fu fermato da una petizione di 19’000 per farlo rimanere in Australia). Si preoccupò anche infinitamente dei musulmani australiani, comprando terreni di sepoltura per i meno abbienti e preoccupandosi di fornire delle traduzioni del Corano per ogni credente (pur essendo egli stesso analfabeta); inoltre si devono a lui le prime conversioni di europei nel continente, risultati davvero strabilianti. Tali risultati gli portarono soprannomi quali: “Humanity’s Benefactor,” “Wonder Man” ed “Adelaide’s Uncrowned King”; quello più incredibile, però, gli fu affibbiato durante la Seconda Guerra Mondiale, ovvero: “the most discussed man (except Hitler)”.
Lutti e pellegrinaggi
Nel 1940 sposò Jean Emsley, con la quale visse un lungo e felice matrimonio e dalla quale ebbe la sua unica figlia Bebe Nora. Nel 1953 Jean decise di trasferirsi in Afghanistan e Mahomet soddisfò le richieste della moglie, la quel qui lì si convertì. Sfortunatamente, quest’ultimo morì poco tempo dopo di vaiolo, portando Allum a svolgere il suo pellegrinaggio alla Mecca prima di tornare ad Adelaide, dove morirà poi nel 1964 all’età di 106 anni.

Un uomo davvero straordinario, autentico esempio di ciò a cui ogni uomo dovrebbe ispirarsi.
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