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La rivolta dei Dungan rappresenta 15 anni di interminabili scontri fra le popolazioni musulmane della Cina contro il governo Qing; evento che vedrà però coinvolti anche Impero russo, britannico e ottomano, oltre che leggendarie figure del calibro di Yaqub Beg e che, purtroppo, porterà tanta sofferenza in tutta l’Asia.
La nascita della Cina moderna
La rivolta dei Dungan rappresenta uno dei momenti più importanti in assoluto per comprendere al meglio diverse situazioni ancora oggi in corso in Cina. Quest’ultima sarà infatti una delle ultime rivolte nel periodo più tormentato in assoluto per le sorti del Regno di mezzo, con la dinastia Qing che iniziò a far sempre più fatica a controllare il crescente malcontento per la corruzione dello stato.

A partire dalla conquista della Zungaria, infatti, il governo di Pechino si troverà ad affrontare una rivolta dopo l’altra, alla quali andranno aggiunte anche le guerre combattute contro svariate potenze europee e non solo. Sarà in questo clima di continua tensione che si affermeranno moltissime delle caratteristiche del paese visibili ed attive ancora oggi, formando così la base statale che verrà poi ereditata da Mao Zedong.
Meglio di un grande fantasy
Originariamente il mio obbiettivo era quello di raccontarvi la storia degli Uiguri, la quale, però, è impossibile da comprendere appieno se non parlando di queste rivolte. Tale momento rappresenta un vero e proprio e punto di svolta all’interno della storia cinese, con i musulmani locali che verranno poi costretti perlopiù ad emigrare nei territori vicini, alternando per sempre l’equilibrio di diverse regioni.

Inoltre, solo durante la rivolta dei Dungan perderanno la vita circa 25 milioni persone, senza contare le rivolte Jahriyya, Panthay e di Afaqi Khoja; e questo solo per “la parte musulmana della Cina“. Una storia che non si può ignorare del tutto visto il peso del paese negli equilibri mondiali. Solo una cosa: proprio perché è molto interessante intendiamo approfondire bene il tutto e prenderci tutto il tempo che serve; di conseguenza, la settimana in cui finiremo, non pubblicheremo più alcunché fino alla realizzazione definitiva (e successivo lancio) del Patreon. Per noi è quasi una violenza ma abbiamo tassativo bisogno di iniziare anche quel tipo di avventura.
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