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Uno degli aspetti più caratteristici di Genghis Khan fu sicuramente il profondissimo senso dell’onore, particolare che vedeva il suo apice con una domanda: “Come hai lasciato il tuo Khan?”
L’unica cosa che conta
Nella Mongolia di Genghis Khan, luogo incredibilmente duro e scarsamente popolato, il senso dell’onore era l’unica cosa che teneva insieme la complessa galassia nomade, altrimenti dispersa senza ordine nello spazio. L’aspettativa di non veder per mesi altro essere umano, rendeva la fedeltà la prima reale caratteristica per giudicare un uomo, scoglio a cui aggrapparsi per non temere un ritorno.

Il Khan dei Khan, in particolare, renderà tale caratteristica realmente imprescindibile per la vita o la morte dei suoi sudditi, ai quali, una volta decisi ad unirsi a Temüjin veniva posta una domanda fondamentale: “Come hai lasciato il tuo Khan?”
“Come hai lasciato il tuo Khan?”
Se la risposta soddisfaceva Genghis Khan, egli concedeva loro ogni bene, in caso contrario, però, l’ordine di morte cadeva repentino sulle teste dei meschini. Quelle valide erano le più svariate, quelle sbagliate, però, avevano tutte in comune la caratteristica del tradimento. Volevo circondarsi di uomini fedeli, infatti, chiunque avesse tradito il proprio Khan per unirsi alla causa di Temüjin, riceveva una morte istantanea.
Non conta se lo avessero tradito uccidendolo, abbandonandolo nel deserto o portando davanti alla tenda Conquistatore dei Mondi; a meno che non lo avessero messo nelle migliori condizioni per aver salva la vita, tutti sarebbero caduti sotto la spada della giustizia. Esemplare il caso di una famiglia che, saputo questo, decise di liberare il loro precedente sovrano, ricevendo proprio per questo le grazie del Gran Khan. Le modalità, naturalmente, erano brutali, ma ciò consentì ai mongoli di avere in breve tempo uno degli eserciti più coesi al mondo, in grado, di lì a poco, di vittorie in ogni angolo del globo.
Le informazioni di questa settimana mongola sono prese perlopiù da “Storia segreta dei mongoli”. Vuoi seguire le orme del leggendario Ibn Battuta? Scopri qui come fare; dal 1 marzo si parte. Seguiteci sulla nostra pagina facebook, Spotify, YouTube, Twitter e Instagram, oppure sul nostro canale Telegram. Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente.