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L’Enkutatash è sicuramente uno dei capodanni più legato ai fiori, con radici antiche che lo farebbero risalire addirittura ad un viaggio della Regina di Saba; non a caso questa festa vede nei fiori e nella figura femminile il suo massimo centro.
Enkutatash, il dono del gioiello
All’interno del capodanno etiope, il capodanno si svolge primo giorno di Meskerem, data corrispondente al 11 (o al 12 del calendario gregoriano e al 28 agosto del calendario giuliano, da qui tale datazione prende spunto. Secondo coloro che lo seguono, essa sarebbe la data del ritorno della Regina di Saba dal suo incontro con Salomone, il tutto, però, potrebbe anche essere collegato alla stagione delle piogge, che cade proprio in date simili.

Particolare di questo calendario è che di 13 mesi di cui uno composto da 5 o 6 giorni a seconda del fatto che l’anno sia bisestile o meno.
La festa dei fiori
Le maggiori celebrazioni sono quelle attorno alla chiesa di Ragual sul monte Entoto, nei pressi di Addis Abeba. La tradizione vuole che, una volta aver trascorso la mattinata a messa, le famiglie si riuniscano per condividere un pasto a base di pane e stufato.

Nel pomeriggio, invece, le giovani donne indossano vestiti nuovi, raccolgono margherite, simbolo per eccellenza della festa, e si presentano da amici e parenti con bouquet di fiori, cantando melodie per il nuovo anno. La festa non è esclusivamente religiose, venendo vista, anzi, come momento d’incontro per tutte le culture che seguono il calendario etiope ed eritreo.
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